Bellocco, il ritratto dell'ex capo della curva interista: "È tutto mio"
L'arrivo dalla Calabria, il triumvirato con Beretta e Ferdico, la vicenda dei biglietti e infine la morte per omicidio da parte del suo 'vice'
Dopo la morte di Vittorio Boiocchi, il cui colpevole è ancora da trovare, la Curva Nord ha bisogno di riorganizzarsi: siamo a fine 2022, e dalla Calabria arriva a Milano Antonio Bellocco, che presto stringe alleanza con Andrea Beretta e Marco Ferdico, una sorta di triumvirato che prende le redini della frangia più spinta degli ultrà dell'Inter. La figura di Bellocco è centrale nella vicenda che ha azzerato i vertici delle curve interista e rossonera visto che proprio la sua morte, avvenuta per mano del 'vice' Beretta, ha aperto l'inchiesta.
Il Corriere della Sera fa un ritratto di Bellocco, dipinto come personaggio che fa finta di rimanere sorpreso davanti alla grandeur di Milano, comportandosi come uno sprovveduto per la differenza di come si vive rispetto alla sua Calabria ma che in realtà ha le idee ben chiare e per questo diventerà il capo di questo triumvirato. La conoscenza e l'amicizia, pur con qualche frizione, con Beretta è immediata, non a caso (assieme a Ferdico) è proprio il suo vice ad aiutarlo nel trasferimento in Lombardia e a trovare casa. "Devo dar da mangiare ai miei figli" dice Bellocco, in libertà vigilata dopo una condanna per 9 anni e 2 mesi per mafia. "Tranquillo fratello, Milano ti aspetta, hai da lavorare, cambi la tua vita e ti dai una bella tranquillata" gli rispondono.
Il ruolo di Bellocco per la Curva dovrebbe essere la distribuzione dei volantini ma di fatto non lavora quasi mai: "Sto giocando a padel quasi tutti i giorni, se riesco ad acquistarmi un casa con mutuo sono a posto" si sente nelle intercettazioni. Poi gli danno biglietti da rivendere ma lui lo fa sottocosto, i capi ultrà lo rimproverano ma non capiscono che Bellocco, tra l'altro tifoso della Juventus, sta già tessendo una trama personale. Suo suocero lo racconta così: "Sta vedendo cose là (a Milano, ndr), va a cena con commercialisti e geometri...".
Dopo un po' di tempo cresce la tensione tra i gruppi esclusi dalla nuova Nord (il progetto del triumvirato è quello di escludere le altre sigle per riunire tutti sotto un unico striscione) ed è qui che viene fuori la vera figura di Bellocco, anche tra i suoi 'colleghi': dà le indicazioni prima delle riunioni e racconta così il ruolo alla moglie "loro hanno questi (soldi, ndr), io ho peso, gli ho dato le chiavi in mano, è tutto mio". Inizia a controllare tutti i conti della curva, tiene i rapporti con Luca Lucci, capo della curva Sud milanista, e cerca di dare consigli di vita a Beretta: "Devi sempre essere utile perché una volta che ti scavallano, ti hanno ammazzato!". A morire sarà proprio Bellocco e proprio per mano di Beretta, che aveva scoperto un piano del suo capo per ucciderlo.