Chituru Ali velocista azzurro balzato agli onori agonistici per aver vinto in stagione l'argento sui 100 metri agli Europei di Roma a giugno, ma anche per essere sceso in tale disciplina sotto la barriera dei 10 secondi con 9"96 a Turku in Finlandia nello stesso mese, ha deciso di comune accordo con l'allenatore che l'ha seguito per tre anni dalla fine del 2021, l'ex specialista dei 400 metri Claudio Licciardello, di intraprendere un nuovo percorso tecnico peraltro ancora da definire, come dichiarato ieri dall'atleta in un'intervista uscita su Gazzetta.it.
Le ragioni della scelta, secondo quanto scritto nell'articolo, sembra vadano ricercate in un desiderio di trovare stimoli diversi da un punto di vista del gruppo di allenamento, ma pure una struttura di supporto più completa di quella avuta sinora, intesa come personale medico, fisioterapico e anche biomeccanico, in modo da poter puntare per il 2025 a ottenere risultati ancora migliori di quelli realizzati quest'anno, con anche il desiderio di trovare un clima intorno caldo tutto l'anno.
Sembra evidente che il pensiero di Ali vada oltreoceano, negli Stati Uniti, perché fa un preciso riferimento nella stessa intervista sopra citata a quanto dettogli da Jacobs sul fatto di essere molto soddisfatto di essersi trasferito in Florida, ma tale percorso ha sicuramente molti nodi da sciogliere, a iniziare da quello economico in quanto un'esperienza di questo genere ha dei costi molto elevati, e Ali non ha sicuramente gli stessi introiti da parte degli sponsor del suo compagno di nazionale, ma anche da quello legato alla gravidanza della sua compagna, splendido evento che lo renderà padre nella prossima primavera.
Una volta risolte le problematiche per trasferirsi negli USA, vari sarebbero i Gruppi di lavoro a cui aggregarsi, magari anche quello stesso di Rana Reider e Jacobs a Jacksonville, mentre ipotizzando una scelta ancora in Italia, le possibilità sono in realtà molto limitate a nostro avviso, in quanto si potrebbe pensare al Gruppo del tecnico Giorgio Frinolli, vice responsabile pure delle staffette 4x100 nazionali, composto essenzialmente da Zaynab Dosso e Lorenzo Simonelli, con sede sempre a Roma nel Centro Sportivo dell'Acqua Acetosa, oppure a quello di Marco Airale, l'unico allenatore professionista di atletica in Italia in quanto retribuito direttamente dagli atleti come appunto negli Stati Uniti, già assistente di Rana Reider per alcuni anni, che gestisce a Padova una serie di velocisti internazionali di buona qualità.
Appare evidente, in ogni caso, come una destinazione italiana non risponderebbe a quanto desiderato dall'atleta perché il contesto dove si è allenato negli ultimi tre anni, il Centro Sportivo Castelporziano di Roma sede della sua società di appartenenza delle Fiamme Gialle, gli ha offerto ogni genere di supporto a livello professionale oltre che strumentale, certamente in linea con il meglio si possa trovare in Italia, con anche una serie di compagni di allenamento di valore quali su tutti il velocista dello Sri Lanka Yupun Abeykoon, anche lui accreditato di un personale di 9"96 sui 100 metri realizzato nel 2022.
Va in ogni caso apprezzato il coraggio e la determinazione del 25enne atleta nel rimettersi in gioco per provare a crescere ancora sino a poter arrivare a essere il miglior velocista azzurro, alla fine di una stagione veramente positiva anche in considerazione del fatto che in tutto il 2023 non era praticamente riuscito mai a gareggiare per infiniti problemi fisici, ricordando i suoi brillanti risultati del 2024 sin dalle gare al coperto nei 60 metri, disciplina non certo ideale per la sua statura di 198 cm, dove ha conquistato la finale nei Campionati del Mondo a Glasgow in marzo, ma soprattutto nelle competizioni all'aperto dei 100 metri dove ha vinto la medaglia d'argento agli Europei di Roma a inizio giugno, dietro Marcell Jacobs, per poi realizzare pochi giorni dopo a Turku il suo personale di 9"96 sulla distanza, che lo ha fatto diventare il secondo italiano più veloce della storia sempre dietro a Jacobs, senza trascurare il raggiungimento della semifinale alle Olimpiadi di Parigi.
Un atleta sicuramente ancora con margini di crescita e anche ottime prospettive sui 200 metri, come da lui dichiarato sempre nell'intervista alla Gazzetta.it, dove ha gareggiato sempre molto poco in passato per via dei suoi frequenti infortuni, ma prima di ogni altro pensiero sulla prossima stagione, ricca come sempre di grandi appuntamenti tra cui su tutti i mondiali all'aperto a Tokyo in settembre, va presa la decisione sul nuovo percorso tecnico che pare avverrà entro la fine del mese.