E' Nations League ma è anche un portone che può spalancarsi sul Mondiale del 2026, perché approdare ai quarti del torneo significherebbe per l’Italia essere automaticamente testa di serie nelle qualificazioni e garantirsi un cammino più agevole. E andare al Mondiale, dopo averne bucati due con Ventura e Mancini, è l'ossessione che sembra accomunare Spalletti e i giocatori azzurri.
Il ct dice di essere sulla strada buona, nel senso che le vittorie di settembre contro Francia e Israele sono state un segnale di rinascita dopo il flop europeo. Dalla stampa sono arrivati elogi sperticati, ma all'interno del gruppo, garantisce Spalletti, non c'è eccessiva euforia.
All'Olimpico contro il Belgio Spalletti ripropone gli stessi 11 che il 6 settembre hanno giocato dall'inizio contro la Francia, battendola 3-1. Non ci sarà rifinitura, dunque gioca la formazione provata nell'ultimo allenamento di Coverciano. Donnarumma è il capitano; Pellegrini sarà alle spalle di Retegui; Frattesi, Ricci e Tonali a centrocampo; Cambiaso e Dimarco esterni; Bastoni regista difensivo, con Di Lorenzo e Calafiori, romano e romanista felice di tornare all'Olimpico. In tribuna ci sarà Paolo Maldini, nella speranza di assistere all'esordio del figlio Daniel.
In questa vigilia di Italia-Belgio una delegazione degli azzurri composta da Spalletti, Gravina, Buffon, Donnarumma, Calafiori, e Raspadori ha fatto visita ai piccoli pazienti dell'Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. E in una serata così importante per la Nazionale non poteva mancare un omaggio dedicato a chi, allo stadio Olimpico, è stato protagonista di un'estate indimenticabile: prima della partita ci sarà un pre-show dedicato a Totò Schillaci.