De Raffaele conferma la sua definizione: "Sì, Tortona è intrigante"

Iniziare la stagione con tre vittorie in altrettante partite è la conferma dello sviluppo di un progetto ambizioso, ma contribuisce inevitabilmente a mettere Tortona sotto i riflettori e ad alzare lo studio degli avversari. Se nella scorsa stagione, dall'arrivo di coach Walter De Raffaele, la Bertram aveva dalla sua anche il fattore sorpresa, nel tentativo di risalire le correnti della classifica, in questa stagione le sue ambizioni sono alla luce del sole. E il coach non le nasconde, consapevole del fatto che il processo di maturazione e crescita passa anche dall'accettare, e dal saper gestire, un certo tipo di pressione. Non sono però tre risultati positivi a fargli cambiare l'aggettivo "intrigante", che aveva scelto per Tortona a inizio stagione.

"Lo confermo perché comunque è passata soltanto una settimana tra campionato e coppa, quindi la percezione è ancora quella, soprattutto legata al fatto di non averla avuta mai veramente al completo. È una squadra che comunque sta diventando un bel gruppo, soprattutto nella percezione di quelli che sono i nostri obiettivi, ovvero competere con chiunque". 

Chi ha da subito dimostrato di essere più che intrigante è Tommy Kuhse: il nuovo play ha subito preso per mano la squadra, mostrando in campo una conoscenza più profonda di quella che sarebbe normale nel periodo di adattamento a nuovi compagni e campionato. De Raffaele ci spiega i motivi di questo inserimento lampo.

"Credo sia merito della sua disponibilità nel voler capire e nel voler soprattutto entrare in un mondo diverso come la Serie A. C'è molta disponibilità, molta applicazione da parte di Tommy proprio nel capire tante cose, compresi i compagni". 

Non è una novità, invece, Ismael Kamagate. Tortona ha voluto con tutte le sue forze il rinnovo del prestito dall'Olimpia e il francese sta continuando a crescere, con strappi decisi: se nella scorsa stagione è stato spesso positivo, adesso in alcuni momenti diventa determinante. De Raffaele e il suo staff lo accompagnano in questo percorso, con l'obiettivo di renderlo un giocatore da Eurolega.

"Direi che gli manca il giocato. Nel senso che più gioca, più fa esperienza ad alto livello che sia una coppa o campionato, più naturalmente aumenta il proprio bagaglio. Credo che sia migliorato nella sua percezione del corpo all'interno di una situazione di gioco, nel controllo dei movimenti. Questo perché comunque ha disponibilità con il coaching staff, lavora sui particolari".