L'uomo di fiducia, il gigante da aspettare e poi da godere. Romelu Lukaku per ora tiene fede a tutte le previsioni della vigilia e su una è andato pure oltre. Va di fretta il belga: l'attesa è già ripagata, dicono i numeri. Tre gol e quattro assist per cominciare. Significa influire per oltre il 63% sulla produzione offensiva del Napoli. "Big Rom" è un colosso di efficacia.
Non è coperto da segreto, ed è a prova di scaramanzia, il paragone con autorevolissimi predecessori. Nessuno negli ultimi 20 anni ha inciso, al debutto, più del belga sul fatturato offensivo del Napoli nelle prime cinque di campionato. Neanche Osimhen, ingombrante ex simbolo della supremazia partenopea, era stato così decisivo al suo arrivo. 1 gol e 1 assist per il nigeriano nella stagione 2020-21. La partenza lenta prima dell'esplosione che porterà Osi a firmare lo scudetto due anni dopo. Lukaku meglio del nigeriano, meglio anche di un'altra firma prestigiosa sullo scudo azzurro. Kvicha Kvaraskelia che si presenta in Italia con i superpoteri. 4 gol nelle prime cinque giornate. Uno in più di Lukaku, ma con un solo assist.
Nel contributo totale alla squadra Romelu resta avanti. Lukaku il generoso, Lukaku meglio del bomber più prolifico della storia azzurra: un altro belga, Dries Mertens: addirittura a zero, tra gol e assist, nelle prime cinque giornate del 2013-2014 anche perché chiuso da Callejon, Insigne e quell'Higuain che, nonostante un avvio sprint, quell'anno è meno influente del Lukaku attuale. 3 gol e 1 assist nelle prime 5 per il Pipita, l'uomo che arriverà a segnare anche 36 gol in stagione. E' un Lukaku a prova di paragone. Scomodiamo anche Edinson Cavani che, al debutto, quattordici anni fa segna addirittura cinque gol in altrettante gare. Una rete a partita, un ritmo indemoniato per il Matador che, però, non sforna assist e resta dietro nella partecipazione diretta ai gol di squadra. Comanda Lukaku. Il bomber da 30 milioni. Per Conte l'uomo di fiducia. Al momento ampiamente ripagata.