Kamagate, inizio super con Tortona: "Milano o NBA nel futuro? Ecco cosa penso"

La crescita di rendimento di Tortona si spiega anche con la crescita dei singoli, oltre che con il grande apporto dei nuovi, con Kuhse in prima linea. Tra chi ha manifestato il maggior sviluppo c'è sicuramente Ismael Kamagate, rimasto a Tortona dopo la buona seconda parte della stagione scorsa. In quei mesi il francese aveva dimostrato di avere quelle qualità che hanno spinto De Raffaele e il club a insistere con Milano per prolungare il prestito.  

Se i miglioramenti, nei primi mesi con la Bertram, sono stati lenti e progressivi, Kamagate ha cambiato ritmo in questo inizio di stagione, arrivando a riscrivere alcuni dei suoi high in carriera.

Ai microfoni di Sportmediaset il ragazzo francese ha spiegato cosa c'è di diverso rispetto al passato.

"Da quest’anno sto cercando di essere più aggressivo, perché so di poter fare molto meglio. Prima aspettavo che fossero le cose a venire da me, ora sto cercando di aggredirle e non di aspettarle. Faccio valere la mia fisicità". 

Influisce ovviamente il contesto, determinato dall'ambiente, dal coach e dai compagni. Innegabile, anche per lui, che l'arrivo di Tommy Kuhse abbia portato benefici diffusi.

"È un grande giocatore, sa passare il pallone oppure risolverla da solo. Per me è importante avere giocatori così, capaci di attrarre le difese, concludere oppure aprire verso gli uomini liberi. È molto importante per la squadra". 

Con queste premesse il futuro appare sempre più luminoso, con la prospettiva di un ritorno da protagonista a Milano e il sogno, mai nascosto, dell'NBA. Ma Kamagate conferma di avere grande chiarezza mentale, riportando ogni discorso al presente con la Betram.

"Ora penso solo a Tortona, sono ancora un suo giocatore per questa stagione. Abbiamo una grande squadra, il coach si fida di me e anche i compagni. Penso solo a Tortona, per il futuro vedremo”.