Milan, pronto il maxi rinnovo di Gabbia con stipendio raddoppiato. L'agente: "Presto l'incontro, lui è superfelice"
Il difensore verso la firma fino al 2030, contro l'Udinese potrebbe indossare la fascia di capitano
Il Milan e Matteo Gabbia sono pronti a giurarsi fedeltà eterna. Il difensore classe 1999, che con il suo gol nel derby ha interrotto il lungo digiuno di vittorie rossonere, comincerà infatti presto a discutere del prolungamento di contratto, in scadenza il 30 giugno 2026. In settimana è previsto un incontro tra dirigenza ed entourage del giocatore come confermato anche dall'agente Tullio Tinti: "Mi hanno chiamato, a breve ci incontreremo - le sue parole -. Naturalmente dobbiamo discuterne. Ha la maglia cucita addosso, è super felice di prolungare". L'idea del club rossonero è quella di blindarlo fino al 2030, e di raddoppiargli l'attuale ingaggio che al momento è di poco superiore al milione di euro a stagione, bonus inclusi.
Non è tutto, perché dopo aver ricevuto la sua prima convocazione in Nazionale, il prossimo weekend potrebbe anche togliersi un'altra importante soddisfazione: con l'infortunio di Calabria e l'assenza per squalifica di Theo Hernandez è infatti un serio candidato a indossare la fascia di capitano in occasione del match di San Siro contro l'Udinese. Fonseca, anche per premiarne l'impegno e il rendimento, potrebbe infatti preferirlo sia a Leao sia a Maignan, che l'hanno già indossata in passato.
Gabbia è arrivato al Milan a neanche 13 anni, è cresciuto nelle giovanili rossonere e ha fatto il suo esordio in prima squadra il 24 agosto 2017, sotto la guida di Vincenzo Montella, in Europa League contro lo Skendija. Nella stagione successiva il prestito alla Lucchese, poi il ritorno alla base e quattro stagioni da comprimario, con una manciata di presenze e un solo gol segnato, in Champions League contro la Dinamo Zagabria. Nel 2023 la svolta: sei mesi di prestito al Villarreal, interrotto a causa dell'emergenza difesa, dunque il secondo ritorno in rossonero, con un ruolo sempre più da protagonista, fino alla consacrazione di quest'avvio di stagione, in cui è ormai diventato titolare inamovibile. La sua dedizione, nonché il suo forte legame con la maglia, potrebbero presto essere premiati.