Galloway chi? Jaylen Barford trascina Reggio Emilia oltre il passato
L'americano sembra non aver mai lasciato la LBA: contro Treviso è stato determinante. Così i tifosi della UNAHOTELS possono mettersi alle spalle l'addio estivo di Langston Galloway
L'addio di Langston Galloway, in estate, ha aperto nuovi scenari (e nuovi dubbi) per Reggio Emilia. Che, però, si è mossa con grande determinazione, riportando in Italiana Jaylen Barford. L'americano, dopo le stagioni con l'Astana e la Lokomotiv Kuban, sembra non aver mai perso il dialogo con la LBA. Partenza ottima contro Tortona (19 punti), flessione a Cremona (solo 7 con un 28.6% da due insolito per uno come lui) e poi la prova gigantesca contro Treviso. 24 punti, con 6/8 a segno dal pitturato: questa sì, una media che gli sta bene addosso. Contro la Nutribullett la canotta numero 0 ha mostrato anche 3 triple, 5 rimbalzi difensivi, 2 palle recuperate e 3 assist, per 25 di valutazione.
Nell'ultimo quarto, con gli ultimi 3 punti del suo fatturato, ha definitivamente sepolto le speranze di rimonta della squadra di Vitucci.
Guardando indietro era tutto nelle parole con cui coach Dimitris Priftis dava la benedizione per il suo arrivo. "Jaylen è uno di quei giocatori che possono, con le sue qualità, decidere il risultato di una partita. Questo perché può segnare in tanti modi differenti, è molto dotato in situazioni di uno contro uno e in transizione. Ha anche un buon impatto nella metà campo difensiva. Credo ci porterà forza e fisicità e il suo contributo potrà esserci di grande aiuto”.
Esattamente quello che è successo contro Treviso e che permette ai tifosi della UNAHOTELS, insieme alle ormai stratificate certezze Smith, Vitali, Faye e gli altri di non alimentare certe nostalgie per Galloway.