L'America's Cup vola verso la Nuova Zelanda: il paese spinge per il ritorno ad Auckland
Il leader dell'opposizione Chris Hipkins ha ventilato la possibilità di riportare la competizione nella capitale oceanica
La 37a America's Cup deve ancora concludersi, ma in Nuova Zelanda già fremono per sapere dove andrà in scena la prossima edizione. Tutto dipenderà ovviamente se Emirates Team New Zealand riuscirà a sconfiggere INEOS Britannia, ma dopo il 4-0 inflitto nelle prime tre giornate di gara, la Coppa delle Cento Ghinee sembra dirigersi verso l'Oceania e con essa anche l'organizzazione del prossimo evento.
La conferma che sull'isola fremono i preparativi arriva direttamente dalla Nuova Zelanda dove Chris Hipkins, leader dell'opposizione nel paese, si è espresso apertamente a riportare la competizione ad Auckland. "Chiunque abbia trascorso del tempo qui durante l’organizzazione dell’ultima Coppa America ha visto l’enorme flusso economico che ne deriva. È un grande evento per la Nuova Zelanda. Mi piacerebbe vederlo di nuovo nel nostro Paese" ha sottolineato il politico come riportato dal portale neozelandese Stuff.
Una proposta che era stata lanciata anche dal CEO di Emirates Team New Zealand Grant Dalton che avrebbe il desiderio di riportare la competizione in patria dopo l'esperienza del 2021. All'interno del governo però si attende l'ufficialità su un'eventuale vittoria dei Kiwi prima di muoversi per l'eventuale organizzazione dell'evento come riportato dal primo ministro Christopher Luxon che, con un po' di scaramanzia, non vorrebbe portare sfortuna agli uomini di Peter Burling.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il ministro dello sport Chris Bishop che non ha però escluso la possibilità di un ritorno dell'America's Cup ad Auckland: "C'è ancora tanta strada da percorrere prima di porsi delle domande sull’organizzazione del prossimo evento. Potrebbero esserci delle conversazioni a riguardo se davvero difenderemo la Coppa. Ma alla fine, per come stanno le cose, la decisione spetta al Team New Zealand“.