LA CONFESSIONE

Torino, Coco shock: "Ho rischiato due volte di morire, nel 2019 e nel 2020"

Il difensore ai canali ufficiali del club: "Se segno più di cinque gol mi taglio i capelli"

© Getty Images

Saul Coco ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del Torino, rivelando un retroscena molto personale. "Alla fine del 2019 e inizio del 2020 ci sono stati due episodi molti importanti della mia vita. Durante il primo, ero in viaggio con la nazionale e ho contratto la malaria. Sono dovuto stare tre settimane in ospedale bloccato a letto e per due giorni sono stato praticamente incosciente. E’ stato molto duro, ma dopo un po' di tempo sono riuscito a recuperare nonostante avessi perso molto peso - ha raccontato il difensore di origine spagnola -. Poi nel giorno del mio compleanno ho avuto un altro incidente: uno scontro di gioco, mi sono rotto entrambi i polsi e presi un forte colpo alla testa. In entrambi i casi sono stato molto vicino alla morte. Sono state due situazioni molto importanti per me, che sul momento furono molto dure, ma mi hanno fatto crescere molto come persona e come giocatore".

Al Torino, Coco ha il difficile compito di non far rimpiangere l'ex capitano Buongiorno. Questo suo avvio di stagione è stato tutto sommato positivo: "Il mio ambientamento è stato ottimo, devo dire che lo speravo sinceramente: sono una persona molto ambiziosa, mi piace puntare in alto e per questo ho intenzione di fare un’ottima stagione. Sono contento che tutto si sia realizzato".

Il rapporto con i tifosi. "Ho notato anche la grande passione dei tifosi, mi avevano raccontato del loro calore e sentimento. E fin da subito sui social e per le strade della città ho sentito questo affetto. In giro credo sia facile riconoscermi per il mio taglio di capelli, è un po’ particolare... A dire la verità il rapporto con i tifosi è bellissimo, mi trattano sempre con molto rispetto. Mi hanno fatto i complimenti, mi hanno dato il benvenuto in città. Ti fanno sentire quanto è importante il sentimento per il Toro qui. La passione dei tifosi è molto importante. Credo che nel calcio professionistico di oggi c’è moltissimo equilibrio, l’aspetto mentale è la chiave. Quando giochiamo qui in casa, ma anche in trasferta perché ci segue tanta gente: è importante creare un legame con i tifosi, sono loro che possono darti quel qualcosa in più per poter superare gli avversari".

Coco è un difensore con il vizio del gol (già due in sei presenze, ndr). "Non credevo di segnare subito così tanto. Sono un difensore che può aiutare la squadra anche in attacco, credo di avere un buon gioco aereo, ho un buon tiro dalla lunga distanza. È un aspetto su cui sto lavorando molto per migliorare: ho già fatto due gol, peccato che il secondo non sia servito per aiutare la squadra che è la cosa più importante. Sono contento di come ho iniziato, è un aspetto su cui posso migliorare tanto per segnare ancora di più. Ho un buon tiro da fuori e sto lavorando per essere sempre più pericoloso, ma il modo in cui segno è uguale: di testa o di piede, l’importante è fare gol".

Il fioretto. "Mi taglierei i capelli se segnassi più di 5 gol: mi piace cambiare stile, ora ho i capelli in questo modo ma potrei benissimo farli molto corti, non ho problemi! Spero, spero che sia così".

Le differenze tra Italia e Spagna. "Ho notato differenze con la Spagna. Qui ci stiamo abituando al nuovo mister con allenamenti molto lunghi per lavorare su tanti aspetti. In Spagna, nella mia precedente squadra, avevamo uno stile di gioco con tanto possesso palla e tutti gli allenamenti erano concentrati su questo aspetto, qui invece facciamo un lavoro un po’ diverso, ognuno ha i suoi esercizi: bisogna sempre adattarsi per raggiungere la forma".

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