Rocchi fa chiarezza su step on foot: "Abbiamo sbagliato interpretazioni". Sulla simulazione di Conceiçao: "Ammonizione eccessiva"
Il designatore degli arbitri ha provato a fare chiarezza su alcune delle situazioni di campo più discusse delle ultime settimane in Serie A
Archiviata la seconda pausa per le nazionali, il campionato di Serie A è pronto a tornare. Nelle giornate precedenti non sono mancate le discussioni per episodi arbitrali interpretati in maniera diversa e per fare chiarezza su alcuni dei più controversi è intervenuto il designatore Gianluca Rocchi. Dal rigore non dato a Baldanzi in Monza-Roma nell'ultima giornata a quello assegnato alla Fiorentina per lo scontro Dodo-Tavares, Rocchi ha cercato di spiegare il punto di vista arbitrale e le linee guida: "L'ultima giornata ci ha creato dei problemi perché abbiamo fatto degli errori - ha ammesso a Sky Calcio Club -, o meglio abbiamo sbagliato le interpretazioni. La differenza tra i commentatori e noi è che noi abbiamo un regolamento da seguire e delle situazioni che sono difficili da conciliare. Far digerire alcune scelte è difficile, ma quando ti appoggi al regolamento e hai tutti verdi vuol dire che la decisione non è sbagliata. In una giornata due-tre errori ci stanno, poi sta a noi riportare quelle mancanze in linea. Non possiamo cambiarla ogni settimana, ma correggere il tiro da un anno all'altro, altrimenti ci sarebbe troppa confusione".
COME VALUTARE LO "STEP ON FOOT"
Se nella prima stagione del Var il focus era quasi tutto sul fuorigioco attivo-passivo, la parola d'ordine negli ultimi mesi è lo "step on foot". Una situazione di gioco che però spesso viene valutata in maniera diversa: "Questo fallo è stato proposto dalla Uefa per tutelare i giocatori perché questo intervento sta aumentando e crea fastidi e infortuni. La linea guida è di punire con fallo e cartellino giallo, ma il rischio è di far passare un fallo di gioco normale per qualcosa che non è. Deve esserci la contesa del pallone, tutto ciò che non è così non può essere uno step on foot" ha spiegato Rocchi.
GLI EPISODI: BALDANZI CONTRO IL MONZA E LO SCONTRO DODO-TAVARES
Rocchi ha parlato dello scontro tra Kyriakopoulos e Baldanzi nell'ultimo Monza-Roma che ha mandato su tutte le furie la società giallorossa: "Se il Var lo considera falloso, chiama per assegnare rigore, ma non è uno step on foot. Magari sbagliamo l'interpretazione, potremmo aver sbagliato questo intervento". Alla Fiorentina, invece, è stato assegnato il rigore dopo il contatto tra Tavares e Dodo: "Il difensore della Lazio non è stato prudente, poteva benissimo fermarsi o cercare di evitare l'impatto che è stato chiaro. Stando alle norme che abbiamo oggi sostengo in pieno la decisione di dare rigore. Non guardo la dinamica di gioco, ma la contesa e l'intervento deciso".
GLI EPISODI: DODO-HERNANDEZ, GUDMUNDSSON-GUENDOUZI E LUPERTO
"L'arbitro bravo deve capire la partita che sta dirigendo - ha proseguito Gianluca Rocchi -. Se un arbitro non fischia quando due squadre hanno tanti contatti, sta sbagliando. L'arbitro deve capire la tipologia di partita e questo è il mio obiettivo". Il designatore poi ha continuato ad analizzare gli episodi discussi: "Nel contatto Dodo-Hernandez il primo che arriva sul pallone vince. I ragazzi del Var devono valutare se c'è fallo o solo un contatto, capendo la dinamica. Guendouzi su Gudmundsson è una imprudenza. Non possiamo rimettere il processo alle intenzioni, quindi si parla di negligenza e imprudenza".
LA VALUTAZIONE SUI FALLI DI MANO E SULLA SIMULAZIONE
Una delle situazioni che crea sempre le maggiori divisioni riguarda i falli di mano: "Sono il problema principale degli arbitri, ma ci sono le regole per questo. Una parte di soggettività c'è sempre, cambia l'interpretazione. La simulazione di Conceiçao? L'ammonizione per me è eccessiva perché il contatto c'è, tendenzialmente in una simulazione non dovrebbe esserci. Non dare il rigore è giusto".
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