L'ANALISI

Fonseca alza la voce e il Milan riparte con i rincalzi e un po' di fortuna

Okafor e Chukwueze non fanno rimpiangere Leao, Thiaw e Pavlovic reggono alla grande. E benedetto il Var

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Il Milan resiste in 10 e riparte contro l'Udinese

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Paulo Fonseca è uomo pacato, nei toni e nei modi, e mai lo avevamo visto in questi primi mesi come nella conferenza stampa della vigilia. L'anarchia di alcuni giocatori sulla gestione dei calci di rigore a Firenze lo ha fatto andare su tutte le furie e davanti ai taccuini non ha nascosto tutto il suo disappunto. Contro l'Udinese i 'colpevoli' del Franchi sono stati esclusi dall'11 titolare (Theo Hernandez squalificato, Abraham e Tomori in panchina insieme a Leao) e la buona notizia per tutto l'ambiente Milan è che i sostituti non hanno deluso e in alcuni casi hanno anche fatto meglio dei più blasonati compagni. A cominciare da Chukwueze Okafor, passando per Thiaw a Pavlovic: i rincalzi hanno risposto presente, poi è arrivata anche una buona dose di fortuna in occasione dei gol annullati all'Udinese (due fuorigioco per questione di millimetri) che non guasta mai e che regala al tecnico portoghese qualche giorno di tranquillità. Almeno fino alla sfida con il Bruges in Champions che è già una sorta di ultima spiaggia.

Aveva promesso (in modo piuttosto colorito) che non avrebbe guardato in faccia a nessuno e così è stato. Fonseca ha fatto scelte rischiose che alla fine hanno pagato e gli hanno allungato la vita (intesa come panchina). E proprio da chi di solito scalda la panchina sono arrivate le migliori risposte, segnale inequivocabile di come il gruppo sia con il tecnico e spinga tutto nella stessa direzione. Se non fosse stata per l'ora abbondante in inferiorità numerica, probabilmente saremmo qui a parlare di una goleada o come minimo di una vittoria senza patemi. Perché nella prima mezzora, in 11 contro 11, proprio non c'è stato match. Pulisic, spostato al centro dietro Morata, ha confermato di attraversare un periodo di grande forma, ieri sera ottimamente coadiuvato dai compagni di reparto, Okafor Chukwueze. Lo svizzero per i 45' che ha giocato è stato una costante spina nel fianco dell'Udinese e il migliore dei suoi, il nigeriano ha avuto il grande merito di segnare il gol decisivo ma non solo, perché con l'uomo in meno si è messo a disposizione dei compagni e Touré è dovuto ricorrere più volte alle cattive maniere per fermarlo.

Detto dell'attacco, le buone notizie arrivano anche dal reparto arretrato. L'infortunio di Gabbia e la panchina di Tomori, hanno spalancato l'11 titolare a Thiaw e Pavlovic. Sotto pressione per un tempo e mezzo, i due centrali hanno retto alla fisicità dell'Udinese e si sono ben comportati davanti a Maignan. Qualche sbavatura c'è stata, senza dubbio, ma sono stati davvero tanti i palloni che soprattutto nel secondo tempo sono arrivati nell'area rossonera. 

Infine il capitolo fortuna. Nel calcio come nella vita è una componente fondamentale e ieri sera a San Siro si è mostrata sotto forma di... Var. I gol annullati a Ehizibue (nel primo tempo) e a Kabasele (in pieno recupero) hanno fatto tirare un sospiro di sollievo al popolo milanista che non ha visto materializzarsi la beffa per questione davvero di millimetri (soprattutto nel secondo caso). 

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