BASKET

Armani...Brooks: l'americano è già una certezza per Milano

La nuova guardia dell'EA7 grande protagonista della vittoria di Scafati. All'Olimpia lo lega anche l'ex Langford: "Per me è un punto di riferimento"

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Armoni per l'Armani: una sola vocale di differenza, cancellata dall'unione tra la guardia americana e la squadra di Ettore Messina. 

L'ex Ontario Clippers era stato già grande protagonista nel ko di Eurolega a Monaco, quando aveva messo in mostra le sue grandi doti realizzative aggiungendo 16 punti in 15 minuti di permanenza sul parquet. 

Qualità che Brooks ha confermato anche nella casa di Scafati, in un match molto delicato dopo lo shock subito in Eurolega. 

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Un ventello arrivato con 5/7 dal pitturato (71,4%), 2 triple a bersaglio su 5 tentate e 4 liberi segnati, col 100% dalla lunetta. 23 di valutazione e MVP della gara, che ha riempito anche con 2 assist e 5 rimbalzi.

Il tiro è la principale skill del ragazzo formatosi nello Houston College e capace, dopo la mancata scelta nel 2019, di prendersi l'NBA due anni dopo con i Rockets.

A legarlo all'Olimpia anche un altro texano, come lui: Keith Langford, che negli ultimi anni lo ha sostenuto molto, come ha dichiarato lo stesso Brooks. "Gli ho mandato un messaggio in estate per dirgli che avevo firmato, era superfelice. Mi ha detto che mi sarei trovato bene e mi ha dato dei consigli sull'ambiente". Un rapporto nato in palestra, ma consolidatosi nel tempo. "Parliamo almeno una volta alla settimana, per me rappresenta un modello di riferimento".

Al sito ufficiale del club Brooks ha raccontato come ha imparato a tirare da 3: al college, quando ne ha avuto bisogno per colmare il gap con il nuovo livello. "Al liceo ero generalmente più atletico degli altri ragazzi e non avevo bisogno di tirare da fuori. Ma poi ho trovato giocatori più alti, più grossi e più veloci. Non è un talento naturale, ma qualcosa su cui ho lavorato, per ore e ore, fino a farlo diventare la mia arma migliore".

Milano se la gode, consapevole del fatto che può crescere moltissimo in tanti altri aspetti, completando e ampliando il suo repertorio tecnico. 

Sembra proprio che l'Armani fosse nel destino, e nel nome, di Armoni Brooks

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