BASKET

Trento dimentica il Bahcesehir, Galbiati: "È la vittoria del riscatto"

L'Aquila è in vetta solitaria in LBA Serie A dopo il successo a Treviso: "Dovevamo dimostrare a noi stessi che non eravamo quelli di mercoledì"

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I nuvoloni apparsi dopo il tracollo in Turchia, con la sconfitta di 40 punti in EuroCup contro il Bahcesehir, sono già un lontano ricordo. La Dolomiti Energia Trentino ha reagito immediatamente, centrando la vittoria su Treviso e soprattutto conquistando la vetta in solitaria di LBA Serie A: "È stata una bella vittoria - ha spiegato coach Galbiati -, abbiamo giocato un ottimo primo tempo con delle ottime scelte offensive e difensive. Sapevamo che loro, spinti da un palazzetto caldissimo, avrebbero provato a rientrare ma siamo stati bravi nel resistere. Ogni volta che tornavano a -5, noi eravamo bravi a riprenderci la doppia cifra di margine. Dovevamo dimostrare soprattutto a noi stessi che non eravamo quelli di mercoledì scorso".

I bianconeri, che hanno avuto il controllo del match sin dalla prima palla a due spinti da un ottimo Lamb e da un concreto Cale, sono stati ampiamente in doppia cifra di vantaggio in più occasioni chiudendo 83 a 76. Un successo che è un'ulteriore conferma della bontà del progetto intrapreso, in cui c'è proprio Paolo Galbiati al comando. Con il rinnovo di contratto nella passata stagione, probabilmente nel periodo più complicato del 2023-24, l'Aquila ha dimostrato l'enorme fiducia nei confronti dell'allenatore brianzolo: "Abbiamo vissuto un anno in apnea, sempre combattendo. Periodi ottimi, altri estremamente difficili da cui ci siamo rialzati per acciuffare i play-off che abbiamo affrontato credendoci davvero. Penso che abbiamo iniziato un percorso, ora dovremo essere bravi a proseguire trovando nuovi interpreti giusti dopo averne lanciati tanti".

© aquilabasket.it

I nuovi interpreti, da Cale a Lamb passando per Ford, Ellis, Pecchia e non solo, sposano la filosofia di Galbiati, allenatore che si ispira a colleghi del calibro di Luca Banchi, Andrea Trinchieri, Ettore Messina: "Mi piace un basket ad alto ritmo, di buoni tiri ad alta percentuale. Mi piace correre, segnare se possibile nei primi quattro secondi mi contropiede primario, segnare nei primi secondi dell'azione di contropiede secondario o in transizione. Mi piace condividere la palla. L'idea è di prendere sempre tiri ad alta efficienza. Tutto questo è frutto di anni di cose fatte, aggiustate, migliorate, ascoltate, lette, studiate e spiegale che si vanno a sommare". Una somma che a oggi restituisce un dato inequivocabile: Trento in testa al campionato.

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