"Non penso ai record, nei numeri mi perdo. Di certo non avrei mai pensato di raggiungere livelli così alti". Mario Pasalic, col Celtic, domani sera in Champions League, giocherà la sua sessantesima partita nelle competizioni Uefa dopo aver stabilito col gol di Venezia il primato di marcature tra i croati nel campionato italiano. "Appena arrivato in Italia non pensavo che sarei arrivato a questi livelli, volevo solo fermarmi qualche anno nello stesso posto dopo aver girato cinque Paesi - dichiara alla vigilia della partita il centrocampista dell'Atalanta -. Aver segnato 50 gol ed essere davanti agli altri croati che hanno giocato in Italia è bellissimo, ho superato anche gli attaccanti in quella lista. Mi auguro di farne ancora tanti e anche di fare tre punti domani". "Negli anni ho fatto di tutto, l'attaccante, il trequartista, l'esterno. Sono pronto a fare tutto. In carriera allo Spartak Mosca ho fatto il centrale in una difesa a tre", prosegue il jolly nerazzurro. Che sull'impegno contro gli scozzesi è netto: "Abbiamo fatto bene nelle prime due giornate di questa nuova League Phase, un formato a cui ci stiamo abituando anche se ogni partita fa storia a sé esattamente com'è sempre stato e bisogna essere mentalmente pronti. L'obiettivo è un altro step verso la qualificazione". Pasalic parla anche del turnover nei ruoli in cui è abitualmente impiegato: "Giochiamo ogni tre giorni, è giusto che siano coinvolti tanti giocatori. L'Atalanta è forte, a chi subentra viene chiesto di dare qualcosa di più". Infine, sulla permanenza a Bergamo: "Ero venuto qui con l'intenzione di fermarmi di più rispetto alle esperienze precedenti e infatti ci sto da sette anni".