"In Messico si riparte da zero. Tante cose possono cambiare nel giro di una settimana. Serve un approccio aggressivo. Sicuramente dobbiamo migliorare ancora: abbiamo preso la direzione giusta ma non ci si può accontentare di un buon risultato, occorre rilanciare con una lunga lista di cose da provare: questa è la mentalità vincente". In un intervento al podcast F1 Nation Frederic Vasseur fissa (o per meglio dire ribadisce) la missione messicana della Ferrari, inevitabilmente "alta" dopo la doppietta texana nel primo dei tre appuntamenti "flyaway" consecutivi di questo scorcio-chiave del Mondiale dopo la pausa di fine estate.
"Dobbiamo prendere una gara alla volta, una sessione di prove alla volta. Penso che sia importante essere concentrati sulla performance. Una o due settimane fa tutti parlavano della superiorità della McLaren, prima della Mercedes e prima ancora la Red Bull. Dobbiamo pensare al Mondiale con un certo distacco, la strada è ancora lunga, poi casomai raccoglieremo i frutti di questo tipo di mentalità".
A Città del Messico la Scuderia di Maranello riparte in un certo senso dalla prima fila monopolizzata lo scorso anno con la pole position di Charles Leclerc davanti a Carlos Sainz ma un risultato finale proporzionalmente deludente (terzo gradino del podio per il monegasco, quarta piazza per lo spagnolo), con le due Rosse bruciate al via da Max Verstappen ma soprattutto un contatto alla prima staccata dopo il via tra Leclerc e l'idolo di casa Perez. L'olandese firmò così davanti a Hamilton e allo stesso Leclerc la sua quinta affermazione in Messico in sei anni (record assoluto-Hamilton, Prost, Mansell e Clark "fermi" a quota due!) e pareggiando il conto con il "Professore" francese a quota cinquantuno Gran Premi vinti.