FORMULA 1

Stella: "Nessun ordine di squadra tra Norris e Piastri, McLaren viene prima"

Il Team Principal italiano parla chiaro in una conversazione con Motorsport.com

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Non abbiamo un pilota numero uno e neanche un numero due: questo è uno scenario che stuzzica i media e come argomento da bar, ma non funziona se gestisci una squadra di Formula 1, perché devi sempre guardare avanti. Non posso sapere se quest'anno vinceremo, ma sono consapevole che vogliamo essere in condizioni di vincere nel 2025, nel 2026 e nel 2027. Se nella gestione attuale distruggo l'equilibrio non avrò una base solida negli anni successivi". Parola d'ordine: flessibilità. In un'intervista esclusiva con Motorsport.com, il Team Principal di McLaren Andrea Stella spiega con dovizia di particolari e un approccio molto "british" la ragione per la quale McLaren continua ad andare alla sfida contro Verstappen senza appoggiare "apertamente" Lando Norris, primo inseguitore del tre volte campione del mondo olandese, allo scopo di non "mortificare" le ambizioni di Oscar Piastri, agli occhi di tutto il pilota sul quale il team punta (a nostro avviso altrettanto apertamente) per un futuro dietro l'angolo, se non già di fatto presente. Tra le righe dell'intervista (e del pensiero di Stella) si legge però nell'attuale di veri e propri ordini di scuderia una logica legata al livello di competitività e della posta palio, con quest'ultima suscettibile di un adattamento della logica stessa alla missione titolo. Aspettiamoci insomma dinamiche interne in evoluzione da Città del Messico verosimilmente fino ad Abu Dhabi.

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"Questo è il modo in cui credo si debba lavorare in Formula 1, poi sono cosciente che possano sempre presentarsi delle situazioni complesse. Quando sento parlare dell'approccio matematico del tipo ‘Oscar da qui in avanti deve mettersi dietro a Lando’ rispondo che lo stesso Lando non vuole che Oscar si metta a sua disposizione. La mia sfida è poter contare su un gruppo unito e compatto. Non posso essere sicuro che faremo sempre un buon lavoro, ma dobbiamo sempre aver chiaro che siamo qui per continuare lavorare a costruire. Il nostro obiettivo non è la vittoria in un singolo GP ma fare bene negli anni a venire”.

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Team Principal McLaren dalla fine del 2022, il cinquantatreenne top manager umbro prova a far combaciare la solidità del primo posto nel Mondiale Costruttori (544 punti contro i 504 di Red Bull e i 496 della Ferrari) con le chances di Norris nel Mondiale Piloti guidato da Verstappen che nel recente GP degli USA ha portato a cinquantasette lunghezze (354 a 297 punti) il proprio vantaggio sullo stesso Lando che continua a procedere... a corrente alternata o comunque senza la necessaria continuità di (altissimo) rendimento. Come d'altra parte il suo giovane e arrembante compagno di squadra Piastri, quest'anno autore di fine settimana di primissimo livello (basti citare la sua prima vittoria nel GP d'Ungheria e il più recente bis di Baku) ad altri molto meno brillanti, come nell'ultimo appuntamento del Mondiale in Texas.

“La gestione piloti va inquadrata nel contesto della competitività. Bisogna sempre avere una linea di gestione, ma se competi per la decima e l’undicesima posizione gli sforzi sono tutti indirizzati verso il raggiungimento della competitività. È quando si arriva a lottare per le prime posizioni che lo scenario cambia. Il nostro focus è stato sempre incentrato sulla massima collaborazione. C'è un obiettivo primario, qualcosa di più grande del Team Principal, di Lando e di Oscar: si tratta dell'interesse del team, della McLaren. Questo aspetto non è negoziabile, in qualsiasi situazione. Abbiamo sempre affrontato la gestione dei piloti e in generale le regole con cui andiamo in pista secondo alcuni principi: il primo dei quali è l'interesse del team, dopo il quale viene la sportività o, se preferite, l'integrità”.

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