Bologna-Milan, in programma alle ore 18 di domani sabato 26 ottobre, è stata rinviata a data da destinarsi: non si è trovato l'accordo per giocarla sabato in campo neutro. Ieri l'ordinanza, confermata anche oggi dopo un incontro col Prefetto, del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, di chiudere lo stadio Dall'Ara per le previsioni di pioggia e per le attività di ripristino della situazione nel quartiere Porto-Saragozza, che ospita lo stadio e che è stato quello più colpito dall'alluvione di sabato sera. La Lega Serie A premeva per giocare ma, visto che il sindaco Lepore non ha acconsentito neppure di giocarla a porte chiuse al Dall'Ara, ha ufficializzato il rinvio. Il presidente del Milan Scaroni: "Decisione incomprensibile, ha scelto il sindaco di Bologna che non ha voluto giocare a porte chiuse". L'ad rossoblù Fenucci: "Aprile? Penso si potrà trovare una data prima".
CASINI: "SI PUÒ RECUPERARE A FEBBRAIO"
"Al momento, calendario alla mano, il mese in cui sarà possibile recuperare la partita è febbraio, in base agli impegni in Coppa Italia e nelle coppe europee. In teoria ci sarebbe Natale (sorride, ndr) ma ora si cercherà di capire con le squadre se si trovano spazi anche prima, ma che al momento non sembrano esserci". Così il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini nella conferenza stampa al termine dell'assemblea odierna in via Rosellini, a proposito del possibile recupero di Bologna-Milan dopo il rinvio deciso oggi. Sulla possibilità di spostare Verona-Milan di venerdì 20 dicembre, per consentire il recupero qualche giorno prima in concomitanza con un turno di Coppa Italia. "No, perché si entrerebbe in uno spostamento a catena. Come Lega, di fronte a una ordinanza di una autorità pubblica non possiamo fare molto. Ci abbiamo provato"
ARRIVA L'UFFICIALITA' DALLA LEGA SERIE A
"Il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A, vista la delibera del Consiglio di Lega tenutosi in data odierna, in cui la Lega Serie A prende atto dell’Ordinanza del Sindaco di Bologna n. 761919/2024, che non consente la disputa, neanche a porte chiuse, della gara di Campionato di Serie A Enilive Bologna-Milan, in programma il giorno 26 ottobre 2024 alle ore 18.00, dispone il rinvio della stessa a data da destinarsi".
Non è chiaro quando potrà essere recuperato il match visto il serrato tour de force per entrambe le squadre nei prossimi mesi. Di certo non sarà nella settimana tra il 16 e il 22 dicembre, in concomitanza con la seconda parte degli ottavi di finale di Coppa Italia. Il Milan dovrà giocare col Genoa il 15 e col Verona il 20 e per inserire Bologna-Milan in questa finestra occorrerebbe fare dei cambiamenti a cui la Lega Serie A ha già detto no. Senza eliminazioni delle due squadre dalle coppe, si potrebbe arrivare addirittura fino ad aprile. Ci potrebbe essere uno slot libero anche a febbraio, o il 5 o il 26, ma dipenderà dal cammino delle due squadre in Coppa Italia. Qualora passassero entrambe, la Lega dovrebbe creare lo slot mettendo le due gare nello stesso giorno e liberare l’altra data per il recupero. Si potrebbero sbloccare anche le date 11-12 e 18-19 febbraio se Milan e/o Bologna non andranno agli spareggi di Champions League.
"La partita porterebbe allo stadio Dall'Ara, in via Andrea Costa e quindi nei pressi dell'area più critica della città, circa 35.000 persone - si legge nella nota del Comune di giovedì, confermata anche venerdì dopo un ulteriore confronto col Prefetto - con conseguenti problemi di ordine pubblico per la presenza della tifoseria e la chiusura del traffico in tutta la zona circostante sin dal primo pomeriggio e fino alla notte".
Matteo Lepore, sindaco di Bologna, ieri aveva spiegato così, attraverso il suo profilo Instagram, la decisione presa: "Abbiamo deciso che la partita Bologna-Milan non si debba giocare. Ho voluto assumere questa decisione proprio perché in questo momento dobbiamo dedicare tutte le energie della città e dei tanti operatori delle forze dell’ordine a occuparci di ciò che l’alluvione ha prodotto. Inoltre, lo stadio di Bologna è proprio collocato all’interno dell’area maggiormente colpita. Dunque, in via precauzionale, credo che in questo momento non possiamo pensare alla partita di calcio e a tutto ciò che l’organizzazione comporta".