George Russell mette a segno il miglior tempo al via del weeked del Gran Premio del Messico, lanciando al tempo stesso un "messaggio" ad Andrea Kimi Antonelli che torna in pista (sulla W15 di Lewis Hamilton) quasi due mesi dopo la sfortunata "prima" monzese e che nel 2025 sarà suo compagno di squadra (dodicesimo tempo finale per la giovane promessa italiana). Nella classifica dei tempi Russell (un minuto,17 secondi e 998 millesimi) precede di 317 millesimi la Ferrari di un pimpante Carlos Sainz. Terzo tempo per il giapponese Yuki Tsunoda (VISA Cash Ap RB, +0.701) davanti alla Red Bull di Max Verstappen (+0.841) che accusa danni consistenti al fondo vettura originale (sostituito con uno nuovo per le FPS2) E chiude però in leggero anticipo le sue prove causa problemi alla power unit (perdita di potenza). Il primo dei tre turni di prove libere è stato movimentato da due bandiere rosse: la prima di breve durata ad inizio sessione (detriti in pista), la seconda più corposa per un incidente (apparentemente da responsabilità condivise) nel tratto guidato di ritorno (il cosiddetto "snake") tra Albon con la Williams e il suo connazionale Oliver Bearman, uno dei cinque rookies (esordienti) in pista nelle FP1 al posto dei titolari, nel suo caso al volante della Ferrari che per il resto del weekend (dopo la riparazione della sospensione anteriore sinistra) torna nelle mani di Charles Leclerc. La Williams ha pesantemente impattato le barriere al termine della via di fuga della curva 10. Nessuna conseguenza sul piano fisico per i due piloti inglesi, entrambi convocati a fine prove dalla Direzione Gara per una breve inchiesta che ha derubricato la questione a "racing incident": nessuna multa o penalità per Albon, Bearman e le rispettive squadre.
A chiudere la top five è il sempre più convincente Nico Hulkenberg al volante della Haas spinta dalla power unit Ferrari, con un tempo di 906 millesimi più alto di quello del leader, per la grande soddisfazione di Audi/Sauber che lo ha messo sotto contratto fin dalla scorsa primavera e in particolare del suo leader Mattia Binotto. Solo quattordicesimo Kevin Magnussen con l'altra Haas VF-24 spinta dalla PU di Maranello.
Sotto il secondo da Russell anche Oscar Piastri con la McLaren-Mercedes (+0.960) e un sorprendente Esteban Ocon con la Alpine (+0.998, quindicesima la A524 gemella di Pierre Gasly). Ottava performance del primo pomeriggio messicano con un ritardo di 50 millesimi dalla parte "sbagliata" del muro del secondo pieno è Valtteri Bottas (Stake F1 Sauber). Liam Lawson fa uno sgarbo all'idolo di casa Sergio Perez (letteralmente osannato dai suoi connazionali quando è in macchina e dagli stessi assediato quando ne lascia l'abitacolo), relegandolo alla casella finale della top ten.
Alle soglie dei primi dieci l'argentino Franco Colapinto che (oltre a mettere sempre più sotto pressione Albon in Williams) indossa a Mexico City un casco Reutemann-replica ed è ormai uno dei pezzi pregiati del mercato piloti, con Audi ma abbastanza clamorosamente anche Red Bull interessate a lui. P12 (come il numero della sua Mercedes) per Antonelli che, due mesi esatti dopo il compimento della maggiore età (lo scorso 25 agosto), pur senza brillare risulta comunque il migliore dei cinque rookies in pista, lui pure come Verstappen al termine di un turno iniziato con un passaggio sopra i detriti in carbonio responsabili della prima bandiera rossa.
Oltre al già citato Bearman (autore del ventesimo e ultimo tempo), staccato di soli 95 millesimi dal Antonelli e subito alle sue spalle (tredicesimo) c'è il secondo pilota messicano in pista: Patricio "Pato" O'Ward con la McLaren solitamente guidata da Lando Norris.
Il brasiliano Felipe Drugovich chiude diciottesimo sulla Aston Martin di Mister 400 GP Fernando Alonso e a due soli decimi da Lance Stroll (P16 davanti alla Williams di Albon), seguito dal pilota di riserva Ferrari Robert Shwartzman che rimpiazza per i primi sessanta minuti di attività in pista del weekend il cinese Guanyu Zhou sulla seconda Stake F1 Sauber motorizzata Ferrari, dal pilota russo-israeliano già portata in pista otto settimane fa in Olanda. Shwartzman è stato penalizzato di cinque posizioni in griglia di partenza per aver superato (Tsunoda) con le bandiere gialle esposte in occasione dell'incidente tra Albon e Bearman, sanzione che Robert sconterà se e quando farà il suo esordio nel Mondiale, cosa attualmente non prevista per il 2025 ma... non si sa mai! In Formula 1 - è risaputo - tutto cambia molto velocemente!