TENNIS

Jannik Sinner risponde alle critiche per la vittoria del Six Kings Slam: "Vivo bene anche senza quei soldi"

L'azzurro ha risposto alle polemiche riguardanti la partecipazione al torneo in Arabia Saudita

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© Getty Images

"I soldi non sono la cosa più importante, vivo bene anche senza. Sono soltanto un extra, contano molto meno della salute e della famiglia". Parola di Jannik Sinner che alla vigilia del Masters 1000 di Parigi-Bercy è tornato a parlare della sua vittoria al Six Kings Slam che gli è valso il montepremi record di 5,5 milioni di euro. Una vincita che non è andata giù a molti colleghi che lo hanno criticato sui social per aver scelto di disertare i tornei ATP e prendere parte al torneo d'esibizione in Arabia Saudita.

"Mi irrita molto che Sinner abbia guadagnato in tre giorni di torneo il 25% di ciò che ho guadagnato io in tutta la mia carriera - ha commentato su X l'ex numero 1 al mondo Andy Roddick -. È molto più facile dare interamente a lui un simile montepremi se non hai la responsabilità di altri 122 giocatori, più i doppi e tutto il resto". Sulla stessa linea d'onda anche lo svizzero Stanislas Wawrinka che ha risposto con una faccina che ride a dimostrazione come le dichiarazioni rilasciate dal 23enne di Sesto Pusteria in un'intervista a Eurosport: "È un bel premio ovviamente, ma io sono andato lì perché c'erano i sei migliori giocatori del mondo. Io non gioco per soldi, è semplice. Potevo misurarmi con avversari come loro ed era un bell'evento per me. Quando vinco significa che ho giocato nel mondo giusto e che posso migliorarmi per il futuro".

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Nel bel mezzo delle critiche, Sinner ha però avuto tempo anche di celebrare il suo avversario numero, Carlos Alcaraz, con cui si è trovato a contendersi il titolo a Riyad e che potrebbe ritrovare presto sulla propria strada: "È un grandissimo lavoratore, ha dalla sua uno splendido team e una famiglia unita. Credo che sotto alcuni aspetti siamo simili e su altri abbastanza diversi. Ma non dobbiamo soffermarci solo sulle sfide con lui, perchè le cose ogni anno accadono velocissime e tutto può cambiare: ci sono tanti ottimi giocatori nel circuito pronti a darci battaglia. Per questo bisogna essere mentalmente e fisicamente pronti - ha sottolineato l'azzurro -.  Anche perché io ho mostrato per ora una sola stagione a grandi livelli, quindi devo insistere sulla mia routine e lavorare sempre per migliorarmi come tennista e persona. Arriveranno diversi nuovi rivali e fra questi anche i giovani".

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