"Ci sarà una proposta del presidente federale entro il 30 ottobre mentre le ulteriori ed eventuali proposte delle componenti potranno arrivare entro le 19 del primo novembre. Tutte queste proposte saranno al vaglio e in assemblea ci possono essere degli emendamenti". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nella conferenza stampa dopo il Consiglio federale in vista dell'Assemblea Federale Straordinaria convocata per lunedi 4 novembre. "C'è una larghissima maggioranza che condivide questo progetto, penso che questa proposta su cui ci stiamo confrontando si può ritenere con una percentuale altissima. Ritengo che con la Lega di serie A che ha sempre chiesto e difeso il principio dell'autonomia, difficilmente tutte le società saranno disposte a negoziare un punto di percentuale e rischiare il concetto dell'autonomia", ha aggiunto. "Vogliamo un sistema più funzionale e moderno - ha affermato - e nella ricerca di un nuovo equilibrio ci siamo concentrati nel riconoscere l'autonomia organizzativa a tutte le Leghe e quella gestionale all'Aia, il diritto d'intesa alla Lega di A e una ridistribuzione di pesi elettorali e rappresentanze in Consiglio che non mortifichi nessuno", ha spiegato dopo che in vista dell'assemblea ha illustrato la proposta di modifica statutaria che prevede l'autonomia per l'organizzazione dei campionati di tutte le Leghe e quella gestionale all'Aia; il diritto d'intesa per la Lega di A sulle materie di sua specifica competenza; una nuova riformulazione dei pesi elettorali e delle rappresentanze in Consiglio Federale. Sulla proposta, che non è stata messa al voto in quanto la competenza deliberativa e dell'Assemblea Straordinaria del Delegati, c'è stata ampia condivisione da parte del Consiglio Federale. "Ho voluto sentire tutti per raccogliere tutte le posizioni e fare una sintesi. Stiamo cercando di avvicinarci sempre di più, non c'è una contrapposizione - ha aggiunto Gravina -. Abbiamo delle esigenze tecniche per rispettare i diritti dei dilettanti e un blocco stabilito dalla legge dello Stato, quindi l'unica modalità che abbiamo è quella di agire con una rivisitazione dell'area professionistiche. E poi ha aggiunto: "Noi vogliamo rispettare i nostri principi statutari, le leggi dello stato, tutelare il fattore sociale dello sport e del professionismo, per questo riteniamo che la nostra proposta sia coerente".