LA PROSPETTIVA

Gasperini spaventa l'Atalanta: "Lookman? Spero che il mercato non lo chiami a gennaio"

Il tecnico degli orobici ha parlato del futuro dell'attaccante nigeriano 

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© Getty Images

Gianpiero Gasperini fa letteralmente gli scongiuri perché perdere Ademola Lookman sarebbe un brutto colpo per l'Atalanta. Dopo le frizioni in estate, l'attaccante nigeriano è tornato a brillare con la maglia nerazzurra ritrovando spazio nelle rotazioni del tecnico di Grugliasco e condividendo con lui la passerella del Pallone d'Oro, ma la paura che a gennaio il pericolo si ripresenti è ancora vivo in Gasperini. 

"Del 'mal di pancia' estivo non abbiamo più parlato anche perché non è stato un bel momento- ha commentato l'allenatore degli orobici in un'intervista a La Gazzetta dello Sport -.  E chissà che certe ipotesi non si ripresentino, spero non a gennaio. Ma intanto, adesso, è importante solo che sia così 'dentro' la squadra".

Pericolo scampato quindi? Non proprio, ma oltre all'eroe di Dublino l'Atalanta può contare su un reparto offensivo d'eccellenza guidato in questo momento da Mateo Retegui, chiamato in estate per sostituire l'infortunato Gianluca Scamacca e diventando capocannoniere con dieci gol in nove partite di campionato disputate. Una situazione che potrebbe metter in difficoltà Gasperini nel momento in cui l'ex Sassuolo dovesse rientrare, ma ciò non sembra preoccupare il tecnico piemontese. 

"Macché rebus: le squadre forti le fanno gli attacchi forti, e se oggi abbiamo un punto debole è il numero di attaccanti puri in rosa. Non ho mai preparato una partita, anche contro le più forti, senza pensare a come poterle fare gol. Quando riavrò Scamacca sarò solo molto contento - ha sottolineato Gasperini -. L’egoismo negli attaccanti è comprensibile, ma diventi locomotiva solo quando capisci che anche i tuoi risultati arrivano attraverso la squadra. Dell’anno scorso avevo negli occhi un’immagine: un suo litigio per tirare un rigore. Con noi Retegui ne ha sbagliato uno contro l’Arsenal, ma li tira ancora lui: perché li tira bene, non perché deve diventare capocannoniere. E ovviamente gli auguriamo tutti di riuscirci. Sapevamo che aveva le caratteristiche giuste per sostituire Scamacca, che facesse subito tanti gol non era immaginabile. Ma è tutta roba sua, io lo stimolo solo a fare, e meglio, le cose in più che può fare".

E quindi ci sarà spazio per altri giocatori offensivi come Charles De Ketelaere, Nicolò Zaniolo e Lazar Samardžić? La risposta del Gasp è sì, ma bisogna esser sempre convincenti, che si tratti di sfide di campionato o allenamenti. "Chi gioca con me sa che la mia squadra è sempre aperta a tutti. E quando serve, prendo ad esempio Muriel e quanto segnò da subentrato: per me i titolari non sono quelli che giocano dall’inizio, ma i 16 che vanno in campo - ha spiegato il tecnico dell'Atalanta facendo riferimento anche al belga -. Un gran gol, alla Ilicic. Però lui fa anche tanti assist: io conto sempre pure quelli, non solo i gol, e faccio la somma. Ma è da inizio stagione che Charles mi dà soddisfazioni, basta vedere come si muove in campo: sta acquisendo fiducia, lo vedo uscire dalle partite sempre soddisfatto".

A questo punto il pensiero va a quello Scudetto tanto sognato a Bergamo e che nella storia ultracentenaria della Dea ancora manca. Un traguardo che potenzialmente la squadra orobica potrebbe raggiungere, ma che sarà rivalutato soltanto al termine del girone d'andata.

"Dove arriveremo? Ve lo dico dopo il mercato di gennaio.... Per allora spero di essere dentro la zona Europa in campionato e ancora in corsa in Coppa Italia e in Champions. In Europa è ancora tutto da conquistare e da qui a gennaio ci sono tantissime partite, il calendario si farà più difficile. Ma ho fiducia: la squadra sta bene, gioca belle partite anche dal punto di vista tecnico, meglio dell’anno scorso in questo periodo - ha concluso Gasperini -. Per io scudetto Io dico Inter e Napoli. Ma Juve e Milan possono crescere tanto: se la guardiamo bene, già dopo nove giornate la classifica dice molte verità. Più dell'Atalanta? Quando abbiamo affrontato l’Inter, la squadra è stata due spanne sotto: in questi due mesi siamo cresciuti tanto, ma servono più di 3-4 gare per pesare la continuità dei nostri progressi e anche dei loro. Di questo riparliamo a fine andata, ok?

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