"De Rossi? Non l'ho sentito ultimamente. Ho affrontato il padre più volte con la Primavera. Mi dispiace per come sia andata alla Roma. Un allenatore avrebbe bisogno di pazienza e fiducia. Sono arrivati anche giocatori nelle ultime ore di mercato. La scorsa stagione ha fatto benissimo, era felice. Dentro il progetto. Era il suo sogno". Così sulla situazione della Roma, l'allenatore Cristian Chivu, ex giocatore giallorosso e dell'Inter, ospite a Radio Tv Serie A con Rds: "Se non sei dentro non riesci a capire. Tre allenatori in otto mesi sono indicativi. Non è semplice dare continuità. Sono arrivati giocatori diversi, bisogna inserirli. Roma non è una piazza semplice. Ci vuole un po' di tempo per calarsi nella realtà della Capitale. Particolare ma bellissima allo stesso tempo. Io ho fatto il salto da Amsterdam a Roma. Ho fatto due gol nelle prime due partite e questo mi ha spianato la strada. Sono diventato subito un idolo. Ero più concentrato a mantenere i piedi per terra. Le pressioni che ci sono lì, per la "Magica" non ci sono da nessuna parte. Mi è capitato di ascoltare le radio romane girando in macchina per la città, ascoltavo la passione infuocata dei tifosi", ha aggiunto. Poi sull'ipotesi circa un ritorno in campo di Totti ha concluso: "Finché non accade non ci credo. È impossibile. Non so quanto si allena, ma oggi volano rispetto a noi. È un altro calcio. Il cervello può darti degli input ma il corpo non aiuta più".
L'INTERVISTA
Chivu boccia il ritorno di Totti: "Oggi volano rispetto a noi"
L'ex compagno del Pupone in giallorosso: "Il cervello può darti input, ma il corpo non aiuta più. Mi dispiace per De Rossi, la Roma era il suo sogno"
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