VERSO EMPOLI-INTER

L'Inter e il peso del "non" mercato estivo: un problema che ora condiziona Inzaghi

Pochi investimenti e, Zielinski a parte, sinora infruttuosi: scelte forzate anche a Empoli

© afp

Da domenica a mercoledì, dalla Juve all'Empoli: un po' per necessità e un po' per scelta, Inzaghi cambia poco, molto poco. Acerbi e Calhanoglu sono ancora indisponibili, Carlos Augusto ne ha ancora per due settimane almeno e Asllani sta meglio ma non così bene da poter partire titolare. Gli avvicendamenti potrebbero riguardare le coppie Bisseck-Pavard e Darmian-Dumfries. Niente stravolgimenti, dunque. A centrocampo ancora Zielinski con Barella e Mkhitaryan e, soprattutto, in attacco ancora Lautaro e Thuram. Più o meno imprescindibili.

Scelte, passibili di conferma, che per quanto in parte determinate da necessità oggettive (gli infortuni) inducono tuttavia a una considerazione: all'Inter di oggi manca il mercato estivo. Proviamo a spiegarci. L'investimento più oneroso, Martinez, siede costantemente in panchina: sinora zero minuti in campionato e zero in Champions. In linea teorica, visto che è stato preso per fare il secondo di Sommer, nulla di anormale, non fosse solo per il fatto che, come detto, è stato il giocatore su cui si è concentrato il massimo sforzo di spesa (già di per sè molto limitata). In difesa è arrivato Palacios: acquisto futuribile, oggi non è considerato un'alternativa spendibile. Gioca invece Zielinski, al momento per necessità soprattutto: al netto dei suoi infortuni e fino a quello di Calhanoglu, l'impiego del polacco era stato comunque misurato. Infine l'attacco. In campionato Taremi ha messo assieme 190 minuti, una soltanto schierato titolare (contro il Lecce), per il resto solo scampoli finali, compresi i tre minuti più recupero di domenica contro la Juve. Meglio, come minutaggio, in Europa: 256 minuti, qui sempre titolare e sostituito contro lo Young Boys. Una volta soltanto però in gol, in Champions contro la Stella Rossa. Poco per chi avrebbe dovuto e dovrebbe permettere a Lautaro o Thuram di rifiatare. Più che altro utilizzato in coppia con Arnautovic in un tandem in ogni caso dallo scarso feeling calcistico: quando i due, assieme, hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra hanno deluso, demandando ai titolari la risoluzione dei problemi, come settimana scorsa contro lo Young Boys (fa eccezione la sola partita contro la Stella Rossa). Anche questo - meglio, tutto questo - diventa inevitabilmente un fattore quando si deve affrontare una stagione lunga, intensa e difficile, sulla quale stanchezza e infortuni hanno inciso, incidono e continueranno a farlo.

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