L'Empoli è una delle rivelazioni più positive della prima parte di questa Serie A. Undici punti in nove partite raccontano solo in parte l'inizio di stagione dei toscani che avendone raccolti solo due nelle ultime quattro giornate hanno un po' rallentato la corsa, dando però sempre l'impressione di essere una squadra ricca di talento e in salute. Il turno infrasettimanale però porta al Castellani l'Inter di Simone Inzaghi contro cui l'Empoli davanti al proprio pubblico non trova il gol dalla clamorosa autorete di Materazzi nel 2006. Un impegno proibitivo sulla carta, ma che Roberto D'Aversa ha preparato al meglio: "Questa è una sfida che si preparare da sé - ha commentato il tecnico azzurro -, ci sono solo da valutare le condizioni dei ragazzi. Serve attenzione e la soglia deve essere altissima per tutti i 95 minuti, l'ha dimostrato proprio l'Inter contro la Juventus".
L'Empoli è farcito di giocatori giovani e di talento con tutti i pro e i contro del caso. Dopo l'1-1 di Parma, che ha rischiato di essere una sconfitta pur con un primo tempo dominato, D'Aversa è costretto a fare qualche valutazione: "Il rimpianto c'è, ma se non siamo soddisfatti di un punto a Parma commettiamo un errore. In quella sfida abbiamo pagato molto a livello di energie la partita contro il Napoli su un campo sabbioso come il Castellani, ma siamo una squadra giovane e dobbiamo essere più smaliziati. Cercherò di migliorare questo aspetto dei ragazzi, è il mio compito".
Al Tardini l'Empoli ha fatto un ottimo primo tempo, ma poi è calato vistosamente alla distanza: "L'esperienza si acquisisce con il tempo - ha continuato D'Aversa -, quando prendiamo gol passiamo due o tre minuti in cui ci assentiamo dal campo. Molti ragazzi arrivano da un percorso in cui non avevano continuità, come per esempio Anjorin, mentre Fazzini ha appena recuperato da un infortunio ed è normale pagare un po', ma molti aspetti li miglioreremo con il tempo perché c'è grande senso di appartenenza e tutti vogliono giocare anche se non in perfette condizioni".
Anche per questo motivo D'Aversa è soddisfatto del percorso fatto finora: "Non dobbiamo dimenticarci chi siamo, perché se Pellegri fosse al 100% potrei far rifiatare Colombo. Dobbiamo invece essere bravi a mettere in condizione tutti senza rischiare infortuni, numericamente non siamo molti. A me comunque preme la mentalità della squadra, anche giocando in maniera propositiva è una forma di difesa. Contro l'Inter dovremo essere perfetti tutti anche se il 100% potrebbe anche non bastare". All'orizzonte dopo l'Inter ci sono due scontri diretti con Como e Lecce: "Fare calcoli non ha senso perché può succedere di tutto".