L'ANALISI

Il Milan si aggrappa a Reijnders e Maignan, ma con il Real serve ben altro

Il primo tempo di Monza non può non preoccupare in ottica Champions League

© Getty Images

Il Milan torna da Monza con tre punti che sono una boccata d'ossigeno per classifica e Paulo Fonseca, ma non è oro tutto ciò che ha luccicato all'U-Power Stadium. In particolare nel primo tempo, i rossoneri hanno rischiato davvero grosso contro i brianzoli, lasciando troppi spazi in cui è andato a nozze Daniel Maldini che ha costruito diverse occasioni da gol e costretto (con Pedro Pereira) Maignan agli straordinari. Con tutto il rispetto per il figlio d'arte, Bellingham, Vinicius e Mbappé sono di un'altra dimensione e occasioni ghiotte come quelle dei primi 45' difficilmente le sbagliano. Per uscire indenni dal Bernabeu serve ben altro, a partire da un approccio diverso al match e da una fase difensiva che deve sfiorare la perfezione. Perché è vero che questo Real ferito dalla debacle nel Clasico fa paura, ma il Diavolo ha le armi per provare a neutralizzarlo.

Dopo la vittoria con il Bruges, il Milan cerca continuità anche in Champions League dove, dopo tre giornate, la classifica è deficitaria (soli tre punti). La sfida contro il Real è una montagna da scalare e i ragazzi di Fonseca sono chiamati a giocare una partita che rasenta la perfezione. Da Monza arrivano conferme da Reijnders, sempre implacabile negli inserimenti, e dell'insostituibilità di Fofana, che in mezzo al campo svolge un lavoro preziosissimo sia in interdizione che in impostazione. L'ex Morata è chiamato a un maggiore cinismo, da aggiungere al preziosissimo lavoro che fa per la squadra. Ma è la fascia sinistra, quella formata da Theo e Leao che può far saltare il banco al Bernabeu. Al di là delle critiche e delle incomprensioni con Fonseca che a turno sono toccate sia al francese che al portoghese, i due rimangono i giocatori più tecnici e forti della rosa, quelli che con le loro accelerazioni e sgroppate cambiano ritmo e ribaltano in pochi secondi l'azione.  

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In un match quello del Bernabeu in cui il Milan sarà costretto presumibilmente a lasciare il pallino del gioco nei piedi dei campioni d'Europa, le ripartenze negli spazi rischiano di essere decisive e sia Theo che Leao sono maestri in questo. Dalla loro parte, poi, non ci sarà l'infortunato Carvajal ma il ben più tenero Lucas Vasquez, il jolly che si adatta a giocare un po' ovunque. L'importante, però, sarà evitare un atteggiamento troppo passivo e l'errore più grosso sarebbe lasciare spazi ai fenomenali attaccanti del Real. Nell'ultimo turno il Borussia Dortmund è andato vicinissimo all'impresa dopo un fantastico primo tempo, ma ha fatto l'errore nella ripresa di rinunciare ad attaccare ed è stato travolto da Vinicius. Il brasiliano, che non ha digerito (come tutto il Real) il secondo posto nel Pallone d'oro, ha grande voglia di riscatto e martedì sarà senza dubbio il pericolo pubblico numero 1. Purtroppo non sarà l'unico, perché Bellingham e Mbappé sono altri due clienti difficilissimi da arginare.

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