Notte intensa in Nba, ma si conferma l'imbattibilità delle leader di Conference. I Cleveland Cavaliers vanificano la grande serata di Lillard (41) e Antetokounmpo (34), sconfiggendo 114-113 i Bucks e relegandoli all'ultimo posto. Settimo sigillo per i Cavs, sesto per Okc: 105-92 sui Clippers all'Intuit Dome. Vincono Boston, Denver e i Warriors, cade invece Minnesota: tre vittorie e tre ko per i Timberwolves. Crisi per i 76ers, sesto ko su sei per Utah.
LOS ANGELES CLIPPERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 92-105
Proseguono le sfortune dei Clippers all'Intuit Dome, che consegna un'altra sconfitta alla formazione di Los Angeles. Questa volta Harden e compagni se la giocano per metà gara contro Okc, per poi farsi superare nel terzo quarto (81-78) e crollare col parziale di 24-14 nell'ultimo periodo, che sancisce il ko per 105-92. Sesto successo in sei gare per i Thunder, che sono l'unica squadra imbattuta insieme ai Cavs e beneficiano della prova da migliore in campo di Shai Gilgeous-Alexander: 25 punti e 9 assist per guidare la squadra davanti a Dort (16) e Williams (15), con Chet Holmgren in doppia cifra (10+14). Rispondono con un ottimo Norman Powell i Clippers, ma i suoi 24 punti e la doppia doppia di Harden (12+13 rimbalzi) non bastano per ottenere un risultato positivo in casa. I Clippers restano terzultimi a Ovest (2-4), dove guida proprio Okc col 100% di successi (6-0).
MILWAUKEE BUCKS-CLEVELAND CAVALIERS 113-114
Un grande Donovan Mitchell mantiene l'imbattibilità dei Cleveland Cavaliers, al settimo successo consecutivo, e acuisce la crisi dei Milwaukee Bucks: quinto ko in sei gare per la formazione di casa, che chiude l'Eastern Conference con Detroit (1-5). La gara è combattuta, col sorpasso definitivo dei Cavs che arriva sulla sirena: 114-113 firmato da Donovan Mitchell, che chiude con 30 punti davanti a Merrill (17) e Allen (15+12). Cleveland ne porta sei in doppia cifra, mentre Milwaukee va a vanificare le grandi prove di Damian Lillard e Giannis Antetokounmpo: 41 e 34 punti per le stelle dei Bucks, col greco che ci aggiunge 16 rimbalzi e il 10/15 da tre di Dame, ma non bastano per tornare alla vittoria. Si scalda la panchina di Doc Rivers, che guida una squadra troppo dipendente dalle sue stelle e troppo sprecona (13 palle perse). Un avvio di stagione disastroso che potrebbe portare a decisioni forti da parte del front-court di Milwaukee.
CHARLOTTE HORNETS-BOSTON CELTICS 103-113
Una sfida fisica e durissima premia i Boston Celtics, che volano sul +14 nel primo quarto (38-24) e lo mantengono di fatto fino al termine della sfida, resistendo ai tentativi di rientro dei padroni di casa. Finisce 113-103 e Tatum si prende la sua rivincita su Grant Williams, che l'aveva marcato in modo molto fisico (e al limite) per tutta la gara ventiquattr'ore fa: sono 29 i punti per Tatum, che precede Pritchard (22) e Kornet (19), ma anche White (18). Senza Jaylen Brown, dunque, Boston ottiene la 6a vittoria in 7 gare (6-1) e resta seconda a Est. Secondo ko di fila invece per gli Hornets (2-4), che non riescono a beneficiare dei 36 punti di LaMelo Ball. Poco supporto per la stella di Charlotte, con Miller (16) e Green (12) come migliori secondi violini degli ospiti.
HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 121-127 dts
Prosegue il cammino dei Golden State Warriors come seconda forza della Western Conference, seppur con qualche patema d'animo. Houston rimonta infatti dal -28 di metà gara (71-43) e pareggia sul 119-119, costringendo i Warriors all'extra-time. Qui un risicato parziale di 8-2 vale il successo finale per 127-121, il quinto in sei gare per la formazione tuttora priva di Steph Curry (5-1). Buddy Hield trascina nuovamente Golden State con 27 punti e 6/10 da tre, precedendo Kuminga (23) e Wiggins (15), con Draymond Green in doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi. Non bastano i 27 punti di Eason, colui che aveva pareggiato i giochi nel quarto periodo., ai Rockets. Bene anche Jabari Smith 821) e Amen Thompson (18+11), ma Houston deve arrendersi: tre vittorie e tre ko in sei gare, è settimo posto in coabitazione a Ovest.
PHOENIX SUNS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 103-97
Seconda posizione a Ovest anche per i Phoenix Suns, che scherzano col fuoco e riescono a sconfiggere 103-97 i Portland Trail Blazers. Gara folle per i padroni di casa, che sembrano chiuderla con un terzo quarto da 44-18 (87-65), ma rischiano di farsi rimontare facendo solo 16 punti nell'ultimo periodo. Il migliore in campo è Devin Booker, che sfiora la tripla doppia con 28 punti, 9 rimbalzi e 9 assist trascinando i Suns: alle sue spalle Durant (21) e Allen (18), con Beal a quota 15. Non bastano le grandi partite di Jerami Grant e Anfernee Simons, che provano a regalare il successo ai Blazers con 20 punti, mentre delude Scoot Henderson (7). Portland resta così penultima nella Western Conference con uno score di 2-5, cinque vittorie e un ko per Phoenix.
SAN ANTONIO SPURS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 113-103
Prosegue la discontinuità dei Minnesota Timberwolves, che si sciolgono nella ripresa e perdono 113-103 contro i San Antonio Spurs, facendosi raggiungere a quota tre vittorie e tre ko nella Western Conference. La sfida con Denver ha tolto energia fisiche e mentali ai T'Wolves che, quasi senza energie dopo il back-to-back, provano ad aggrapparsi ai 21 punti di Edwards e Randle. DiVincenzo ne fa 14, ma arriva il ko per Minnesota. La spuntano dunque gli Spurs, che sfruttano la grande serata da 15 punti e 13 assist di Chris Paul: Keldon Johnson è il top-scorer con 25 punti davanti a Sochan (19+10) e Wembanyama (17). Prove che, sommate a un'ottima difesa che tiene gli ospiti al 29.7% da tre, valgono il terzo successo in sei gare per San Antonio.
DENVER NUGGETS-UTAH JAZZ 129-103
Terzo successo in sei gare anche per Denver, che dilaga nel terzo quarto (34-19) e sconfigge nettamente Utah: 129-103 per confermare lo status di ultima ruota del carro dei Jazz, con sei gare e sei ko, da unica squadra senza vittorie. Nuova prova sottotono per la formazione di Salt Lake City, a cui ovviamente non bastano la doppia doppia di Kessler (18+14) e le discrete prove di Juzang (17) e George (16). Domina Nikola Jokic, che sfiora la tripla doppia con 27 punti, 16 rimbalzi e 9 assist, precedendo Porter (20) e Strawther (19). Bene anche Braun (17) e Gordon (12), che aiutano a superare l'assenza di Jamal Murray. Denver aggancia così il nutritissimo gruppo al settimo posto della Western Conference.
PHILADELPHIA 76ERS-MEMPHIS GRIZZLIES 107-124
Crisi assoluta per i Philadelphia 76ers, che si sciolgono nuovamente come neve al sole nell'ennesima gara senza Joel Embiid. Dal -7 di metà gara alla dura sconfitta per 124-107 contro i Memphis Grizzlies, che certifica la 13a posizione per i Sixers a Est (1-4). Merito di Jaren Jackson Jr, che si prende sulle spalle i Grizzlies con 27 punti e precede sia Huff (20) che Ja Morant: 18 punti e 12 assist per la stella di Memphis, che domina sia a rimbalzo (52-33) che in area (70 punti a 34). Il terzo ko consecutivo per i Sixers arriva nonostante i 23 punti di Maxey e i 19 di McCain, che precede Oubre (14). Prosegue il rendimento sottotono di Philadelphia, che paga gli infortuni di Embiid (criticato dalla piazza per il suo "assenteismo") e Paul George.
WASHINGTON WIZARDS-MIAMI HEAT 98-118
Risalgono di tono i Miami Heat, che sconfiggono Washington nella gara giocata a Città del Messico. La formazione della Florida guida per tutta la gara, allungando dal +8 di metà partita fino al successo finale per 118-98, e aggancia il terzo posto a Est raggiungendo i Knicks (3-2). Il trascinatore assoluto è Bam Adebayo, che chiude con 32 punti e 14 rimbalzi, precedendo Butler (18) e la strana coppia formata da Herro e Burks (15). I Wizards pagano una prova sottotono di squadra, con soli tre elementi in doppia cifra. I 22 punti di Bilal Coulibaly, sommati ai 21 di Poole e ai 17 del rookie Alex Sarr, non bastano per la rimonta. Due vittorie e tre ko per Washington, che è ottava a Est.
TORONTO RAPTORS-SACRAMENTO KINGS 131-128 dts
Proprio nella serata in cui ritirano la maglia di Vince Carter inserendolo ufficialmente nella leggenda, i Toronto Raptors interrompono l'emorragia di risultati e la serie di tre ko consecutivi (2-5). Toronto vince nel supplementare contro i Kings, che avevano rimontato e si arrendono sul 131-128, con un parziale di 11-8 nell'overtime. RJ Barrett commette l'errore che porta tutti al tempo aggiuntivo, ma è anche il migliore dei suoi con 31 punti, precedendo Boucher (24) e il duo formato da Agbaji e Dick che chiude con 22 punti. Non bastano dunque i 33 punti di DeRozan, indimenticato ex dei Raptors che chiude da top-scorer con 33 punti e il 44.4% al tiro. Alle sue spalle Fox (24), che segna 14 punti nell'ultimo quarto, e Monk (21). Ma soprattutto, c'è un Sabonis 9in tripla doppia: 17 punti, 20 rimbalzi e 10 assist che non bastano però per evitare il terzo ko stagionale dei Kings. Sacramento si accoda così al nutrito gruppo delle settime a Ovest: score di 3-3 così come gli Spurs, Minnesota, Houston, i Pelicans e Denver.