Gol e prestazioni in netta crescita bastano e avanzano per attirare l'attenzione dei maggiori club europei. Così, per evitare brutte sorprese, il Milan ha deciso di anticipare i tempi e si è messo attorno a un tavolo con Tijjani Reijnders per lavorare al rinnovo. In linea di massima, con l'attuale contratto in scadenza nel giugno del 2028, non ci sarebbe stata una così grande urgenza di mettersi al lavoro. Nelle ultime settimane, però, più di una squadra, dal Manchester City al Tottenham, passando per il Barcellona, ha cominciato a seguire con attenzione l'evoluzione tecnico-tattica dell'olandese e a inserirlo nella lista dei papabili per le prossime sessioni di mercato. Logico, dunque, cercare di blindarlo con un prolungamento fino al 2030 e un ingaggio adeguato attorno ai 4-5 milioni annui.
Basterà? Questo lo vedremo. Certamente, però, non si registrano chiusure da parte dell'entourage di Reijnders che, anzi, sembra ben disposto ad ascoltare la proposta del Milan. Non sarà una questione risolvibile in pochi giorni, ma le parti si sentono costantemente e tutto sommato navigano nella stessa direzione. A meno di inserimenti improvvisi e di proposte folli dall'estero, quindi, è probabile che l'accordo prima o dopo si trovi.
Nel frattempo Tijjani è sempre più leader di una squadra e sempre più centrale nel progetto. Anche perché nessuno come lui è decisivo in ogni zona del campo: difende, imposta e segna, segna con continuità e, ultimamente, gol importanti, come la doppietta al Bruges in Champions e la rete decisiva al Monza sabato sera. Tanto basta, chiaramente, a renderlo insostituibile oggi e nel prossimo futuro. Per il Milan e per Fonseca è un punto fermo e attorno a lui c'è tutta l'intenzione di costruire la squadra.