Sono tempi duri per il Manchester City, in campo ma non solo. Mentre la squadra è sprofondata in una crisi senza precedenti nella gestione Guardiola, il club ha perso la battaglia in tribunale con Benjamin Mendy. Il difensore francese aveva denunciato i Citizens per oltre 11 milioni di sterline (oltre 13 milioni di euro) di stipendi non pagati, dopo essere stato accusato e poi assolto dall’accusa di violenza sessuale. La giudice del lavoro Joanne Dunlop ha accolto parzialmente il ricorso di Mendy. Il tribunale ha sottolineato che "il risultato di questa decisione è che il signor Mendy avrà diritto a ricevere la maggior parte del suo salario non pagato, anche se non l’intero importo". Dunlop ha spiegato nella sua sentenza che Mendy ha trascorso due periodi in custodia cautelare, coprendo circa 5 mesi del periodo di 22 mesi della sua richiesta, durante i quali il City aveva il diritto di sospendere il suo stipendio.
Mendy, dopo l'assoluzione a luglio 2023, aveva presentato un ricorso presso il tribunale del lavoro contro il Manchester City, chiedendo stipendi arretrati e interessi dal momento in cui il City ha smesso di pagarlo, a settembre 2021, fino alla fine del suo contratto a giugno 2023.
Secondo il giudice, quando Mendy non era in custodia, era "pronto e disponibile a lavorare" e gli è stato impedito di farlo da ostacoli come la sospensione imposta dalla Football Association e le condizioni di cauzione, "che erano inevitabili o involontarie da parte sua. In queste circostanze, e in assenza di autorizzazioni contrattuali che consentissero al datore di lavoro di trattenere il salario, aveva diritto a essere pagato".
MENDY ESULTA: "FELICE PER LA DECISIONE"
Benjamin Mendy ha affidato ai social la sua felicità per la vittoria in tribunale. "Dopo aver dovuto aspettare tre anni per ricevere i miei stipendi, sono felice della decisione e spero sinceramente che il club faccia ora la cosa giusta e paghi gli importi in sospeso, così come gli altri importi promessi in base al contratto, senza ulteriori ritardi, così potrò finalmente lasciarmi alle spalle questa parte difficile della mia vita. Vorrei ringraziare la mia famiglia, il mio agente (Meissa N'diaye) e il mio team legale (Nick De Marco KC, Laffer Abogados e Fletcher Sports Law) per tutto il loro supporto".