La 4a giornata della Champions League sorride al Barcellona, che domina e sconfigge 5-2 la Stella Rossa portandosi a quota 9 punti e agganciando l'Aston Villa. Emery e i suoi mancano infatti il poker, venendo sconfitti 1-0 dal Bruges dopo la follia di Mings. L'Atletico Madrid esulta al Parco dei Principi: Correa al 93', Luis Enrique perde 2-1. Primi successi per Salisburgo e Shakhtar Donetsk, il Brest vince ancora e sale a 10 punti.
PSG-ATLETICO MADRID 1-2
Non c'è pace per il Psg, che non riesce a sbloccarsi in casa in questa Champions League: Luis Enrique e i suoi cadono al 93' contro l'Atletico Madrid e, se il maxi-girone si chiudesse oggi, sarebbero fuori dai giochi. Spingono in avvio i parigini, che flirtano con la rete e la trovano al 13': erroraccio di Lenglet, Dembelé ruba palla e ispira per il pallonetto di Zaire-Emery. Si tratta della rete più giovane al Parco dei Principi, in Champions, ma la gioia dura solo quattro minuti: Giuliano Simeone impegna Donnarumma e, sul prosieguo dell'azione, Molina sigla l'1-1 al 17'. Il Psg domina col 75% di possesso palla, ma si consegna all'alta tensione nella ripresa. Oblak è decisivo su Hakimi e Barcola (due volte), parigini vicini alla rete anche con Marquinhos. Nel finale la formazione di casa si disunisce e subisce il clamoroso 2-1 in ripartenza al 93': Correa sfida il difensore e supera Donnarumma con un rasoterra. Atletico a quota 6 punti, Psg fermo a 4.
STELLA ROSSA-BARCELLONA 2-5
Nuova gara e nuova goleada per il Barcellona, che travolge 5-2 la Stella Rossa ed entra nella top-8 della Champions League. I serbi si vedono annullare una rete in avvio e reggono per soli tredici minuti, prima di subire gol da Inigo Martinez: punizione di Raphinha e 1-0 dell'ex Athletic. Il brasiliano sfiora il gol olimpico e la rete personale, ma al 27' Silas pareggia per la Stella Rossa. L'assist è di Krunic, ma questo è uno dei pochi sussulti per il Marakana, che torna a soffrire dopo la mezz'ora. Lewandowski si accende e, dopo aver sfiorato due volte la rete, la trova in tap-in al 42'. Nella ripresa c'è ancora Lewa in gol, portando il suo bottino in Champions a quota 99 gol. Siamo al 52' e il Barça dilaga, calando il poker tre minuti dopo con l'ispiratissimo Raphinha: ottavo gol nelle ultime sei gare. Koundé serve tre assist, l'ultimo dei quali a Fermin Lopez al 76' per il 5-1. Milson accorcia nel finale, ma la Stella Rossa va ko: 5-2 casalingo e zero punti. Sale a quota 9 il Barça.
BAYERN MONACO-BENFICA 1-0
La sfida dell'Allianz Arena inizia con quindici minuti di ritardo per dei problemi alla metropolitana di Monaco di Baviera, causati da alcuni fumogeni portati nei convogli dai tifosi del Benfica, ma sorride al Bayern: 1-0 e aggancio ai lusitani con sei punti. Rischia subito la formazione ospite, con Gnabry e Laimer ispirati, ma Trubin para tutto. Kokcu rischia di sorprendere Neuer da centrocampo nell'unica occasione del Benfica, visto che il Bayern chiude il primo tempo col 76% di possesso. Nella ripresa Kane e Olise flirtano col gol e Musiala lo trova: la sponda è proprio dell'ex Tottenham, che ispira per il gol da pochi passi del gioiellino tedesco. Il Bayern controlla e soffre pochissimo nel finale, con Di Maria e Akturkoglu abulici. Vittoria che vale oro per Kompany, che allontana la crisi in Champions.
SPARTA PRAGA-BREST 1-2
Il Brest prosegue il suo sogno europeo: terzo successo in quattro gare e dieci punti conquistati, che valgono il secondo posto in coabitazione con tre squadre (Inter, Monaco e Sporting). Dominano subito gli ospiti, rischiando solo in contropiede con Rrahmani e Olatunji ispirati. Ajorque va vicino alla rete, doppia occasione per lui e Doumbia, ma lo Sparta Praga regge fino al 37'. La rete porta la firma di Edimilson Fernandes, che la sblocca al 37' e indirizza la sfida. Lees-Melou sfiora il raddoppio in avvio di ripresa, con Ajorque nuovamente vicino al gol. Dopo tre chances mancate, l'attaccante veste i panni dell'assist-man ed è decisivo: Doumbia calcia verso la rete, ma Kairinen fa autogol nel tentativo di evitare il suo gol. Il Brest raddoppia e subisce anche gol da Olatunji, ma vince 2-1. Sogni d'alta classifica per i francesi, Sparta Praga fermo a 4 punti.
FEYENOORD-RB SALISBURGO 1-3
Il De Kuip si conferma stregato per il Feyenoord, che perde nuovamente in casa. Esulta invece il RB Salisburgo, che non aveva mai vinto in questa Champions League ed espugna Rotterdam con un perentorio 3-1. Spingono subito gli olandesi, ma Blaswich para tutto e riesce a dare un'iniezione di fiducia ai suoi. Capaldo e Nené vanno vicini alla rete del Salisburgo, che arriva nel recupero: cross di Gloukh e testa di Konaté per l'1-0 al 47'. L'ivoriano raddoppia al 58' e indirizza definitivamente la gara, visto che il Feyenoord resta anche in dieci per l'espulsione di Nadje (step-on-foot). Hadj Moussa (81') dà una speranza ai padroni di casa, che affondano ancora nel finale. Konaté sbaglia un rigore all'85', calciando sulla traversa, ma Guindo chiude i giochi un minuto dopo. Il Salisburgo vince 3-0 e ottiene i primi tre punti, allontanandosi dalle ultime in classifica. Fermo a quota 6 il Feyenoord.
BRUGES-ASTON VILLA 1-0
Non arriva il poker di vittorie per l'Aston Villa, che sognava l'aggancio al Liverpool e perde 1-0 col Bruges. Domina in avvio la formazione ospite, che si fa vedere con Tielemans e Rogers. Jutglà è il primo giocatore del Bruges a spaventare i Villans e, dalla mezz'ora in poi, il club belga prende il comando delle operazioni. Proprio Jutglà colpisce il palo, mentre Martinez è decisivo su Tzolis e Jashari. Si va al riposo sullo 0-0 e, al 52', il Bruges la sblocca a sorpresa. Mings commette un'autentica follia, non accorgendosi che Martinez ha già battuto il rinvio e raccogliendo la palla con le mani in area. Inevitabile il rigore, che porta all'1-0 di Vanaken al 52'. Emery alza il baricentro con Duran e passa alle quattro punte, ma i suoi rischiano il bis in contropiede e creano pochissime chances. Eccezion fatta per una conclusione larga di Kamara, i Villans non impensieriscono mai Mignolet e vanno ko. Vittoria che vale oro per il Bruges, che sale a sei punti, mentre l'Aston Villa si ferma a 9.
SHAKHTAR DONETSK-YOUNG BOYS 2-1
La 4a giornata consegna il primo successo in questa Champions League allo Shakhtar Donetsk, che sconfigge 2-1 lo Young Boys. Partita vibrante a Gelsenkirchen, con chances da entrambe le parti: Ganvoula colpisce per primo, rispondono Sudakov ed Eguinaldo. Al 27', dopo aver rischiato grosso, passa a sorpresa lo Young Boys: Bondarenko sbaglia e aziona Imeri, che calcia dal limite e firma l'1-0. Passano quattro minuti e Zubkov pareggia da due passi sull'assist di Sudakov, che si mette in proprio al 41': gran tiro e gol del 2-1 per ribaltare i giochi. Lo Young Boys perde Benito e resta senza difensori centrali, ma non si scompone: Ganvoula sfiora il pari sull'assist di Blum. Il copione non cambia nella ripresa, con gli svizzeri che vedono andare ko anche capitan Lauper e inseguono il pari: Hatekame e Ganvoula creano le migliori occasioni, lo Shakhtar difende e riparte. Gli ucraini sfiorano il tris e riescono a controllare le folate avversarie nel finale, col portiere Keller che sale in area. Quarto ko in quattro gare e zero punti per lo Young Boys, che chiude la classifica. Sale a quota 4 lo Shakhtar Donetsk.