Passi in avanti per la realizzazione del nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese. In attesa di conoscere il futuro di San Siro, il presidente dei rossoneri Paolo Scaroni ha incontrato il sindaco della cittadina milanese Francesco Squeri per confrontarsi sulle intenzioni del club in merito al progetto di realizzazione di un nuovo impianto nell’area San Francesco.
"L'incontro di questa mattina è stato positivo e ha testimoniato ancora una volta la serietà del progetto e dell'approccio avuto da tutti gli interlocutori coinvolti - ha spiegato Scaroni -. L'amministrazione e le istituzioni hanno da subito tracciato un percorso ben definito, con chiarezza e trasparenza, permettendoci di seguire fino a ora un iter procedurale celere e concreto".
L'appuntamento è stata anche un'occasione per fare il punto della situazione sull'iter dell'Accordo di programma che prosegue secondo le tempistiche preventivate e per il quale attualmente è in corso la procedura relativa alla Valutazione Ambientale Strategica', si legge nella nota diffusa dal Comune di San Donato. "Abbiamo avuto ulteriore conferma della serietà e della concretezza del progetto che la società sta portando avanti per l'area San Francesco - ha aggiunto Squeri -. Da una parte siamo consapevoli che resta ancora aperta un'ipotesi su Milano, ma del resto, come ho ribadito a Scaroni, il via libera da parte della nostra Amministrazione resta vincolato al buon esito dell'Accordo di programma".
MA IL SINDACO SALA: "PENSO SAN SIRO SIA MEGLIO PER I TIFOSI"
"Io credo che sia meglio San Siro per i tifosi di entrambe le squadre. Capisco anche che Scaroni debba tenere i rapporti con il sindaco di San Donato, hanno fatto un investimento, quindi la cosa ovviamente non mi tocca ma soprattutto non la posso contestare", ha invece detto il sindaco Giuseppe Sala. "Noi quello che possiamo fare è andare avanti rapidamente sulla strada che illustrerò lunedì in Consiglio comunale - ha aggiunto - , che dovrebbe portare poi alla formulazione di una gara pubblica". "Saranno le squadre a dover decidere. Ormai gli incontri sono quotidiani. È anche un impegno gravoso per gli uffici del comune", ha concluso.