L'INTERVISTA

Conceiçao strizza l'occhio alla Juventus: "Non sono di passaggio". Ecco quanto costa strapparlo al Porto

Nessuna opzione di acquisto nell'accordo di prestito, se la Juventus vorrà tenere il giocatore dovrà pagare la clausola rescissoria al Porto

© Getty Images

Piccolo, sgusciante, talentuoso e divertente da vedere. Francisco Conceiçao in pochi mesi di Juventus ha già conquistato l'affetto dei tifosi bianconeri che ne chiedono a gran voce la permanenza. In prestito secco dal Porto, infatti, a fine stagione il figlio dell'ex Inter e Lazio Sergio Conceiçao dovrà tornare in patria anche se i piani dello stesso giocatore sembrano diversi: "Non mi vedo di passaggio con questa maglia - ha commentato -, però non posso fare altri discorsi perché non è una cosa che tocca a me fare. Il progetto Juve mi piace e Torino mi incuriosisce molto. Qui ho tutto per vivere al meglio la mia professione".

Il futuro però non è così deciso. La Juventus ha portato Francisco Conceiçao in Italia un po' a sorpresa negli ultimi giorni di mercato con una formula poco sfruttata in passata: un prestito secco oneroso in cui è stato fatto ricadere anche l'ingaggio del giocatore, formalmente pagato dalla società lusitana. Nessun diritto o obbligo di riscatto, ma nemmeno una opzione di acquisto al termine di questa stagione per la società bianconera che, dunque, se vorrà confermare il giocatore non avrà alcun vantaggio nella trattativa se non l'appoggio del giocatore stesso. Mica poco, certo.

Sul contratto di Conceiçao con il Porto esiste una via di uscita tutt'altro che economica. La più classica delle clausole rescissorie che nell'oggetto in questione è fissata a 30 milioni di euro. Questo è quanto la Juventus dovrà pagare ai lusitani per tenere il giocatore anche nella prossima stagione e a quanto filtra dagli uffici bianconeri, questa sembra tutta l'intenzione.

L'esterno invece pensa solo al campo, non può fare altrimenti: "A me piace pensare in grande, vorrei essere ricordato un giorno come uno dei più forti. Lavoro per fare meglio e credo che vincere sia una esigenza, in questi club storici in cui ho giocato (Porto, Ajax, Juventus nds) conta sempre arrivare davanti agli altri" ha proseguito a La Stampa.

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