Inter-Napoli non sarà semplicemente una sfida per lo scudetto, ma piuttosto un intreccio fra presente e passato per Antonio Conte. Dopo aver condotto i nerazzurri al titolo nel 2021, il tecnico salentino tornerà per la prima volta a San Siro da avversario con l'obiettivo di tenere la vetta della Serie A. Un appuntamento che Conte sta vivendo senza eccessive aspettative nonostante lo 0-3 subito in casa contro l'Atalanta.
"Fa sicuramente un certo effetto tornare dove si è lavorato duramente. Ci sarà un carico d'emozioni perchè quando torni indietro nel tempo, riaffiorano alla mente tante situazioni, tanti episodi - ha commentato Conte -. Sono stati due anni felici, il primo siamo arrivati secondi perdendo la finale di Europa League, il secondo abbiamo vinto lo scudetto. È stata una bellissima esperienza, che porto dentro di me, come tutte le esperienze del passato perché le ho sempre vissute al massimo".
La sconfitta con l'Atalanta ha segnato un punto di non ritorno per Conte, ma per l'allenatore salentino non c'è alcun dramma, tanto che punta ad affrontare l'Inter a viso aperto, mettendo in campo tutto il valore del Napoli.
"Dobbiamo giocare la partita prima di tutto, poi è inevitabile che se pensi di andar a San Siro a far da sparring partner, aspettando che ti tirano i cazzotti, non è la nostra idea. La nostra idea è di andar a misurarci con i nostri valori. L'idea è di cercar di fare la partita, perché penso sia l'aspetto più giusto per crescere - ha spiegato Conte -. Chiaramente saranno tre punti importanti, per noi come per loro, però ci servirà per capire se il nostro percorso che stiamo facendo sia quello giusto. Non dimentichiamoci che arriveremo da primi in classifica e vorremmo uscire dallo stadio ancora al comando".
Il tecnico dei partenopei avrà sicuramente a disposizione Stanislav Lobotka che è tornato ad allenarsi negli ultimi giorni, tuttavia Conte punta ad aver un importante contributo da tutta la squadra, Romelu Lukaku compreso che ha faticato negli ultimi incontri.
"Penso che la crescita di Lukaku dipenda dalla squadra, in tutto e per tutto. Il singolo non è così determinante per spostare i valori, anche se in una squadra sono i singoli che devono esser esaltati. Ho davanti a me ragazzi che vogliono migliorare, vedo tanto impegno, tanta abnegazione. Ridurre sul singolo giocatore non è giusto - ha aggiunto Conte -. Lobotka a metà settimana ha ripreso ad allenarsi con noi. Abbiamo cercato di gestirlo. Sta bene, abbiamo recuperato, è a disposizione, vedremo se giocherà dal primo minuto oppure se entrerà nel secondo tempo. La qualità e il valore di Stanislav lo conosciamo tutti, ma siamo riusciti a sopperire la sua assenza al meglio".
In conclusione Conte non ha voluto rispondere alle parole del presidente Aurelio De Laurentiis che su X ha chiesto ancora pazienza prima di parlare di scudetto: "Le parole del presidente non le ho lette, ma qualsiasi cosa abbia detto, penso che ogni allenatore non dovrebbe commentare quanto dice il suo presidente. L'ho visto la scorsa settimana e non mi ha detto nulla. Eventualmente comunque bisogna ascoltare e andare avanti, senza commentare".