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Nba: Cleveland resta a punteggio pieno, crisi per Philadelphia e Milwaukee

I Cavs sono imbattibili: 136-117 su Golden State e decima vittoria su dieci gare. Bruschi stop per Sixers e Bucks, vincono Okc e Phoenix

© Getty Images

La notte dell'Nba sorride ai Cleveland Cavaliers, che superano anche l'ostacolo chiamato Golden State: Curry e compagni sono spenti, i Cavs dominano e vincono 136-117 per continuare a guidare a Est (10-0) e restare imbattuti. Leadership a Ovest per Oklahoma e Phoenix, che regolano Houston e Dallas, mentre i Lakers affossano i Sixers: ultimo posto a Est per Philadelphia, priva di Embiid. Nulla da fare anche per Milwaukee: settimo ko, è penultima.

CLEVELAND CAVALIERS-GOLDEN STATE WARRIORS 136-117
Non si ferma più la marcia dei Cleveland Cavaliers, che restano imbattuti ottenendo la decima vittoria in dieci gare della regular season Nba e superano Golden State: i Warriors non sono tali, nella notte italiana, e cadono con un perentorio 136-117. La gara di fatto si chiude nei primi due quarti: +17 dopo il primo periodo e +41 al riposo per Cleveland, che coi suoi 83 punti "doppia" i rivali. Da qui in poi è pura gestione per la capolista incontrastata dell'Eastern Conference, che vive un lungo e blando allenamento. Nelle fila di Golden State solo Kuminga (21) è in serata, sottotono sia Curry (12) che Hield (3) con qualche sprazzo da Podziemski (14). Di tutt'altra caratura la gara dei Cavs, che beneficiano dei 27 punti di Darius Garland (6/11 da tre) e dei 23 di Mobley, che precedono Jerome (20) e Okoro (16). Parziale passo falso di Mitchell, che tira 4/13 dal campo e realizza solo 12 punti, ma la squadra non ne risente. Dieci vittorie e zero ko per i Cavaliers, mentre Golden State è terza a Ovest (7-2). 

OKLAHOMA CITY THUNDER-HOUSTON ROCKETS 126-107
Non si ferma neanche il cammino degli Oklahoma City Thunder, che staccano i Warriors e danno vita a una leadership a due nella Western Conference. Al loro fianco ci sono infatti i Phoenix Suns, otto vittorie e un solo ko per queste squadre. La nuova sinfonia di Okc arriva con un perentorio secondo quarto (44-20), che chiude i giochi: si crea il +24 che viene difeso fino al termine e al 126-107 finale. Dominano Shai Gilgeous-Alexander  Chet Holmgren che realizzano 29 punti a testa, buon contributo anche da Isaiah Joe e Williams con 14 punti ciascuno. Nelle fila dei Rockets si salvano solo Brooks (17) e Amen Thompson: il sophomore dei Rockets chiude con 14 punti e 7 rimbalzi in soli 24' giocatori. Houston perde terreno (5-4) ed è settima con un nutrito gruppetto, a Ovest. 

DALLAS MAVERICKS-PHOENIX SUNS 113-114
Solo i Suns tengono il passo dei Thunder, non senza patemi d'animo. La vittoria sui Dallas Mavericks arriva con una rimonta sfiorata dal -13 e un brivido nel finale: Doncic tira da metà campo per tentare la tripla del sorpasso a un secondo dal termine, ma la manca di poco e Phoenix vince 114-113. Resiste la buona gara dei Mavs, che trovano 30 punti da Doncic e 29 da Irving con un buon contributo di Marshall (18) e Gafford (15). A decidere la gara però è un libero di Jusuf Nurkic, che va in doppia cifra (come Booker) con 15 punti e 10 rimbalzi, a pochi secondi dal termine. Resiste l'ottima prova di Kevin Durant, che tira poco (8/14 dal campo), ma realizza 26 punti. I Suns sono primi a Ovest con 8 vittorie e un solo ko, Dallas settimi con uno score di 5-4. 

DENVER NUGGETS-MIAMI HEAT 135-122
Nuova vittoria per Denver, che parte forte e scava subito un solco incolmabile per una Miami che perde Jimmy Butler (infortunio alla caviglia) dopo soli sette minuti in campo. Gli Heat non riescono quasi mai a scendere sotto la doppia cifra di svantaggio e perdono 135-122 nella riedizione della finale 2023, nonostante sette giocatori in doppia cifra. I migliori sono Herro (24+11 assist) e Adebayo (20+9 rimbalzi), col solo Robinson (20) all'altezza delle loro prestazioni. Troppi giocatori sottotono e una difesa allegra, che lascia Denver al 61.7% dal campo e 51.4% da tre, costano carissimi alla formazione ospite. Nelle fila dei Nuggets c'è un Jamal Murray ritrovato (28), ci sono le ottime prove da 21 punti di Porter Jr. e Braun, ma soprattutto c'è Nikola Jokic: 30 punti, 11 rimbalzi e 14 assist col solo "cruccio" di cinque palle perse. I suoi dominano e salgono al quarto posto a Ovest (6-3), Miami decima a Est (3-5). 

LOS ANGELES LAKERS-PHILADELPHIA 76ERS 116-106
Dopo il filotto negativo in trasferta, i Los Angeles Lakers ripartono tra le mura amiche e acuiscono la crisi di Philadelphia: settimo ko in otto gare per i Sixers, che sono ultimi a Est (1-7) e tuttora privi di Joel Embiid, che sconta tre giornate di squalifica per l'aggressione (verbale e non) a un giornalista. Il solco viene scavato nel terzo quarto dalla formazione losangelina, che poi controlla e chiude sul 116-106 per salire al settimo posto a Ovest (5-4). JJ Redick e i suoi beneficiano della sontuosa prova di Anthony Davis, che chiude con 31 punti e 9 rimbalzi (2/3 da tre), e della tripla doppia di LeBron James: 21 punti, 12 rimbalzi e 13 assist per precedere Reaves (20) e Russell (18). I Sixers fanno ciò che possono, ma hanno ben poco di cui gioire: il migliore è il rookie McCain a quota 18, poi Yabusele e Drummond (12 rimbalzi) con 14 punti. 

BOSTON CELTICS-BROOKLYN NETS 108-104 dts
I Celtics si mantengono secondi a Est (8-2), ma con più fatica rispetto alle attese: Jayson Tatum sbaglia la tripla della vittoria e, coi liberi di Cam Johnson, i Nets portano Boston ai supplementari prima di perdere 108-104. Proprio Tatum è ovviamente il migliore dei suoi, vista l'assenza di Jaylen Brown, chiudendo con 33 punti e una statistica sottotono dalla distanza (5/13). Alle sue spalle Pritchard (20) e Holiday (17), doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi per Horford. Rispondono a tono gli ospiti con 31 punti di Cam Thomas e 20 di Dennis Schroder, sommati ai 18 del già citato Johnson, ma non bastano per evitare il ko. Brooklyn resta comunque ai vertici dell'Eastern Conference: è quarta con Charlotte e Indiana, in una classifica stravolta per le ultime posizioni di Milwaukee e Philadelphia. 

NEW YORK KNICKS-MILWAUKEE BUCKS 116-94
Nuova prova sconcertante dei Milwaukee Bucks che, subito dopo aver riassaporato il successo, affondano malamente nella Grande Mela. I Knicks volano sul +19 a metà gara e non si voltano più indietro, controllando dall'inizio alla fine per imporre il settimo ko ai rivali, che sono penultimi a Est con uno score deprimente (2-7). Nelle fila di Milwaukee si salvano solo un Antetokounmpo in doppia doppia (24+12) e un Lillard comunque sottotono (19). Di tutt'altro peso la prova di Karl-Anthony Towns, che travolge gli ospiti con una prova magistrale nel 116-94 newyorkese: 32 punti, 11 rimbalzi e 5 assist tirando al 50% da tre (4/8). Alle sue spalle Bridges (17) e Brunson (15), ma anche il buon contributo di McBride e Anunoby con 14 punti a testa. I Knicks sono terzi a Est da soli: quattro vittorie e quattro ko per loro. 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 127-102
Risale al quarto posto Minnesota, che ha vita facile contro Portland: 127-102 dominando nel primo quarto (35-17) e continuando ad allungare progressivamente su una squadra che tira 6/25 da tre. Serata di puro relax per i T'Wolves, che si godono uno straordinario Anthony Edwards contro una difesa tutt'altro che efficace: 37 punti con nove triple (su 15 tentate) a referto e il ruolo di Mvp della sfida, precedendo nello score dei suoi Randle (22) e Reid (15). Sottotono la prova dei Blazers, che trovano solo i 16 punti di Scoot Henderson e i 14 di Anfernee Simons, ma sorridono per un rientro: 13 punti in 17' per Robert Williams III. Portland è 13a a Ovest (3-7), Minnesota aggancia Denver al quarto posto (6-3). 

SACRAMENTO KINGS-LOS ANGELES CLIPPERS 98-107
Crollano i Sacramento Kings ed esultano i Clippers, che agganciano il nutrito gruppetto al settimo posto nella Western Conference: insieme a Sacramento, Houston, Dallas e ai Lakers, la formazione losangelina ha uno score di 5-4. Con un finale travolgente, la formazione ospite esulta col punteggio di 107-98 ed esulta per l'ottimo avvio di stagione di Norman Powell: 31 punti e 12 rimbalzi per una nuova gara da trascinatore, precedendo Harden (22) e Zubac (13+15). Nelle fila dei Kings, non vengono invece capitalizzati i 31 punti di De'Aaron Fox e la doppia doppia di Domantas Sabonis, che chiude con 23 punti e 12 rimbalzi. Sottotono DeRozan (13) e la squadra ne risente, subendo il quarto ko stagionale.

ORLANDO MAGIC-NEW ORLEANS PELICANS 115-88
Milwaukee e i Sixers deludono a Est, mentre New Orleans è l'assoluta delusione a Ovest. I Pelicans affondano con un ultimo quarto da soli 16 punti e vengono travolti da Orlando: 115-88 il punteggio finale, che matura nonostante la prolungata assenza di Paolo Banchero nei padroni di casa. Con Zion Williamson nuovamente out insieme ad altri cinque giocatori e il solo Ingram tra i titolari, peraltro con soli 11 punti realizzati, gli ospiti sono davvero poca cosa: Boston (26) e Alvarado (21) spiccano, ma la squadra non gira come dovrebbe. Di tutt'altro calibro la prova dei Magic, che agganciano Detroit e gli Hawks al settimo posto a Est (4-6) sfruttando al meglio i fratelli Wagner: 27 punti per Franz e 17 per Mo, top-scorer della squadra che affossa New Orleans. I Pelicans sono 13mi e penultimi a Ovest, insieme a Portland: 3-7 il loro score. 

CHARLOTTE HORNETS-INDIANA PACERS 103-83
Grande vittoria per gli Charlotte Hornets che, nonostante una serataccia al tiro e il -13 nel terzo quarto, dilagano nel finale e sconfiggono 109-83 i Pacers. Indiana trova ottime risposte da Siakam (27) e Mathurin (22), ma viene tradita dalle sue stelle: Turner (12+10 e Haliburton (6) non ci sono e la squadra si spegne proprio sul più bello, chiudendo con un punteggio decisamente basso. La rimonta dei padroni di casa porta così la firma di Brandon Miller, che segna gran parte dei suoi 29 punti nei minuti conclusivi e sigla sei triple. Quest'ultimo non è però il migliore della sfida, visto che LaMelo Ball segna 17 punti nell'ultimo quarto e chiude a quota 31 in 33', trovando anche 7 rimbalzi e 6 assist. Questo duo trascina Charlotte verso il successo, che vale l'aggancio al quarto posto a Est (4-5): al suo fianco Indiana e Brooklyn. 

DETROIT PISTONS-ATLANTA HAWKS 122-121
Prosegue l'inatteso avvio di stagione dei Detroit Pistons, che mostrano grande solidità e agganciano Atlanta e Orlando al settimo posto a Est: 4-6 il loro score. Proprio contro gli Hawks arriva la vittoria nel finale, con un canestro segnato a otto secondi dal termine da Cade Cunningham per il decisivo 122-121. Non bastano dunque i 35 punti con 12 assist di Trae Young per completare la rimonta di Atlanta, che era risalita dal -10 nel terzo quarto e si era portata in vantaggio a 12" dal termine. L'ottima prova del play, sommata ai 20 punti di Jalen Johnson e ai 18 di Daniels, viene dimenticata e non vale la vittoria. Nelle fila dei Pistons brilla la stella di Cade Cunningham, che chiude con 22 punti e un totale di 11 rimbalzi e 13 assist. Ottime le prove di Beasley ed Harris con 22 punti ciascuno, mentre Ivey chiude a quota 18 e Fontecchio va in doppia cifra: 11 punti e 5 rimbalzi, dalla panchina, per l'azzurro. Detroit risale dunque la china e va in netta controtendenza col 2023/24, che era stato disastroso. 

MEMPHIS GRIZZLIES-WASHINGTON WIZARDS 128-104
Nonostante il turno di riposo per l'infortunato Ja Morant, arriva comunque una sontuosa e importante vittoria per Memphis. I Grizzlies divorano i Washington Wizards, che continuano a scivolare indietro a Est e cadono in 12a posizione (2-5), col punteggio di 128-104 dopo aver dominato nei due quarti centrali. La scarsa fase difensiva degli ospiti esalta Jaren Jackson Jr, che chiude con 39 punti e 6 rimbalzi in un'autentica gara da trascinatore, che lo vede guidare una squadra che ne porta sette in doppia cifra: tra loro anche Edey (14) e Aldama (12), ma soprattutto il figlio d'arte Scottie Pippen Jr con 11 punti e un totale di 10 rimbalzi e 11 assist. La sua tripla doppia vale un buonissimo contributo e il successo porta Memphis al sesto posto a Ovest (6-4). Poco da segnalare per i Wizards, che trovano solo i 17 punti del rookie Kyshawn George.

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