VERSO INTER-NAPOLI

Tra realtà e percezione, Inter-Napoli può dare un indirizzo. E Inzaghi sceglie il ritiro

Dopo l'Arsenal arriva il big-match contro i due grandi ex, Conte e Lukaku, che vale la vetta della classifica

© Getty Images

Funziona un po' come nelle tornate elettorali, ne abbiamo avuto riprova anche in settimana: il percepito prevale spesso sul reale. Così, avvicinandosi alla sfida con il Napoli, prestando l'orecchio a diversi commenti pare di trovarsi di fronte a un'Inter che "sì, è lì, ha la possibilità di, ma in fondo...". Quasi che, a dispetto di una superiorità troppo spesso furbescamente e acriticamente enunciata, ci fosse poi un certo compiacimento nel suggerire che la squadra di Inzaghi si trova ora quasi per caso o per buona sorte a giocarsi lo scontro diretto contro Conte e Lukaku con la possibilità di prendersi la vetta solitaria della classifica. Tanto che lo stesso tecnico nerazzurro ha voluto e, diciamo pure dovuto, puntualizzare un dato di fatto - torna il reale contro il percepito - che serve a fare un po' di chiarezza: nelle ultime 9 uscite, l'Inter ha vinto otto volte e pareggiato una, in Champions ha fatto percorso netto senza mai incassare gol, in campionato ha impattato solo contro la Juve e negli altri cinque successi ha tenuto la sua porta inviolata per tre volte. Non sarà il blocco monolitico dell'anno passato, ma certo non è a un punto dalla vetta per caso. Dati evidenti anche a Conte che non solo per convenzione ieri si è espresso in maniera piuttosto chiara.

Poi, è vero, ci sono altri dati di fatto con cui fare i conti. In primis la Champions: l'Inter arriva allo scontro diretto 4 giorni dopo la sfida con l'Arsenal, il Napoli dopo una settimana di allenamenti. Una differenza di non poco conto. La vittoria contro i Gunners dà e fa morale, è certo, ma lascia anche tossine nei muscoli. Smaltite? Diciamo che le tante rotazioni hanno aiutato: di certo Thuram, Barella, Dimarco, Bastoni e Acerbi (i primi tre hanno giocato solo uno scampolo di partita, gli altri due sono rimasti in panchina) non hanno speso enormi energie, Lautaro pure ha avuto modo di non sfiancarsi fino al 90esimo e oltre, ma l'ultima di queste sette partite che hanno portato dalla precedente sosta e a quest'altra in arrivo non può certo dirsi accomodante. In questi casi serve fare appello anche alla forza del gruppo, sarà anche per questo che Inzaghi, diversamente da quanto avvenuto alla vigilia dell'Arsenal, ha deciso per il ritiro: oggi, dopo l'ultimo vero allenamento che scioglierà i pochi dubbi di formazione, la squadra resterà alla Pinetina. Cura dei dettagli? Può essere. Già, perché quella di domani sera non sarà certo una sfida decisiva ma una volta tanto percepito e reale si sovrappongono e combaciano: Inter-Napoli è una sfida scudetto, non deciderà nulla ma potrà di sicuro indirizzare.

Notizie del Giorno

MILAN, GABBIA SI ALLENA IN GRUPPO

BARCELLONA RINVIA RITORNO AL CAMP NOU, SARÀ A FEBBRAIO

CORI ANTISEMITI AL DERBY DI ROMA, 7 TIFOSI LAZIALI A PROCESSO

DALLA FRANCIA: "LA FIGC PUNTA RAYAN CHERKI"

DORIVAL: "RIVOLUZIONE DEL BRASILE ANCORA IN CORSO"