BASKET

Pistoia, l'obiettivo di coach Markovski: "Creare simbiosi tra squadra e pubblico"

Presentato il nuovo allenatore dell'Estra, pronto al debutto a Sassari: "Il nostro muro di tifosi come quello del Borussia Dortmund nel calcio"

© Ufficio Stampa

Tempo di presentazione ufficiale, in casa Estra Pistoia Basket 2000, per il neo coach Zare Markovski. Il 64enne allenatore italo-macedone si rituffa nella bagarre della Serie A dopo l’ultima avventura sulla panchina della Dinamo Sassari e, nell’occasione del primo approccio con la stampa, ha dimostrato tutta la sua voglia e la grinta di dare il proprio contributo all’interno dello staff tecnico biancorosso con Tommaso Della Rosa e Beppe Valerio.

“Già quest’estate aspettavo una possibile chiamata anche da Pistoia – dice coach Markovski – adesso che l’occasione è capitata non mi sono tirato indietro perché, dopo anni, volevo tornare sul campo dove mi sento meglio per continuare anche il mio sviluppo personale a livello di insegnamento cestistico che ho iniziato oramai qualche anno fa. Arrivo all’interno di una squadra che ha ottenuto la metà delle vittorie sui match che sono stati disputati finora e, pertanto, la partenza dovrebbe essere più tranquilla dal punto di vista tecnico-tattico. Quello che chiedo alla squadra è di adattarsi, pian piano, a quelle che sono le mie idee e, quotidianamente, cercheremo di andare verso una nuova impronta. Quando si entra in un team come succede adesso, il primo punto essenziale è quello di andare a inquadrare le capacità tecniche e tattiche della squadra e, su quelle, mettersi a disposizione: c’è da adattare il tuo tipo di basket per poter poi costruire qualcosa che si avvicina maggiormente all’idea di pallacanestro che uno ha”.

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In questi giorni coach Markovski si è rivisto subito in video tutte le partite giocate, finora dall’Estra Pistoia, e di conseguenza si è fatto un’idea sia dei valori del team e, soprattutto, anche di quello che sta offrendo finora la Serie A.

“Se l’attuale LBA sia livellata verso l’alto o il basso, intanto, c’è da capire quali sono i criteri da tenere in considerazione – specifica il neo coach dell’Estra – se si parla di soldi e budget delle società non lo so, a livello tecnico penso che resti sempre fra i 3-4 più competitivi in Europa. Abbiamo due squadre in Eurolega che sono staccate dal resto del gruppo mentre per le altre la lotta è aperta sia per i playoff che per la salvezza: penso che gli obiettivi e i giudizi debbano essere fatti almeno alla fine del girone d’andata e, al momento, non è facile prevedere niente. Per quello che riguarda la squadra è vero che si parte dalla difesa ed è semplice dire che il miglior attacco inizia dalla buona difesa ma lo è anche viceversa perché più rimbalzi prendi in attacco e meno dai possibilità agli avversari di attaccarti: sostanzialmente, c’è sempre da giocare al 100% in tutti e due i lati del campo”.

Infine, la chiamata dell’Estra Pistoia Basket rappresenta una nuova sfida per coach Markovski che si è rimesso in gioco ma sa di essere in una città che vive di pallacanestro e dovrà guidare una squadra che dovrà essere totalmente in simbiosi col proprio pubblico.

“A livello personale, avevo sicuramente motivazioni particolari per tornare sul parquet – conclude il neo tecnico biancorosso – sono stato un po’ di tempo a casa e non vedevo l’ora di continuare anche il mio miglioramento cestistico che va avanti da 35 anni. E’ capitata l’opportunità di Pistoia ed è importante essere a disposizione di una piazza storica, almeno da quando sono io in Italia. Per non parlare del muro dei tifosi che ogni domenica spinge la squadra che paragono, parlando del calcio, a quello che si vede al Borussia Dortmund piuttosto che al Celtic Glasgow o al Liverpool: non penso che ci possano essere più stimoli di questi. Per quello che ho sempre visto da fuori e da avversario, qui si è sempre respirato un clima di simbiosi fra pubblico e squadra: se creiamo quello, posso dire che siamo già a metà dell’opera del nostro lavoro.
Il valore aggiunto dei ragazzi cresciuti qui e che fanno parte del roster e dello staff, infine, è una cosa che mi fa piacere, li capisco ed è un aspetto positivo per tutti quanti: anche io cercherò di aggiungermi nel gruppo e dare tutto il possibile per questa società”.

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