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Lecce, Sticchi Damiani e Corvino spiegano l'esonero di Gotti: "Valutazione tecnica, persa identità"

Il presidente e la dirigenza giallorossa: "Per noi è un ulteriore sacrificio economico"

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Nove punti in dodici partite non sono bastati a Luca Gotti per tenere la panchina del Lecce. La società giallorossa dopo l'1-1 contro l'Empoli raggiunto nel finale ha optato per l'esonero del tecnico, spiegando la decisione con una conferenza stampa del presidente Sticchi Damiani e della dirigenza. "Una scelta del genere è sempre dolorosa - ha commentato il patron dei salentini -, ma abbiamo indetto questa conferenza stampa per chiudere un capitolo ed evitare di parlarne quando verrà presentato il nuovo allenatore. La scelta è tecnica, figlia di valutazioni sull'andamento della squadra in questo inizio di campionato fatte nell'interesse del club".

"Non vogliamo avere lo scrupolo di non aver fatto il massimo possibile - ha continuato Sticchi Damiani - e in questo momento abbiamo una delle peggiori difese e il peggior attacco, per questo abbiamo fatto una riflessione tecnica. La situazione non è compromessa perché la salvezza è a un punto di distanza, però abbiamo deciso di provare a invertire un trend negativo". Il presidente giallorosso ha poi ringraziato Luca Gotti: "Lo ringrazio per il lavoro svolto e lo considero uno dei principali artefici della salvezza della scorsa stagione. Dal punto di vista umano e personale è stata molto dura comunicargli l'esonero, ma penso al bene del Lecce e devo accettare qualche sacrificio emotivo. Stiamo rischiando e ci mettiamo la faccia nuovamente, per avere i frutti sperati faremo un nuovo sforzo economico".

CORVINO: "DECISIONE CONDIVISA CON TUTTA LA SOCIETA'"

A fianco del presidente Sticchi Damiani ha parlato anche Pantaleo Corvino: "L'esonero non fa parte del mio Dna, il mio primo è avvenuto dopo 32 anni di attività - ha commentato il dirigente -. Tutelo le scelte del club e lo faccio sia quando arriva un tecnico sia quando devo comunicare un esonero, che è sempre una decisione condivisa con la società e al termine di analisi. Bisogna scegliere il momento giusto per farle, noi lo abbiamo fatto dopo 12 giornate".

Più nello specifico Corvino ha commentato: "Abbiamo fatto delle riflessioni su alcuni aspetti per parlare di un eventuale cambio di rotta. L'identità di una squadra, i risultati e il fatto che noi in questi quattro anni abbiamo sempre avuto una identità, sempre la stessa, che non ci ha mai portato nelle ultime tre posizioni e per un anno siamo riusciti a non prendere mai più di due gol con organici in crescita. Oggi non ritrovavo più queste cose, la squadra spesso ha modificato la propria identità e abbiamo la peggiore differenza reti del torneo. Noi possiamo essere in zona retrocessione, sappiamo di dover lottare per la salvezza, ma non possiamo mai permetterci di perdere una linea e una identità costante. In queste 12 giornate ci sono state troppe cose mai viste in questo club e questo è il motivo che ci ha portato a cambiare. Per me esonerare un allenatore è un trauma, ma non vogliamo avere scrupoli".

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