Tra Arena e San Siro, Milano ha visto 78 Inter-Napoli di campionato, con tante vittorie nerazzurre e poche azzurre. E con una lunga serie di grandi gol, proviamo a elencarne qualcuno partendo da Lautaro Martinez che è sbocciato proprio contro il Napoli, nel giorno del suo primo Santo Stefano italiano, oltre il novantesimo, con un colpo da vero Toro (cross di Keita, velo di Vecino e sinistro sbattuto là, nell’angolino, imparabile). Il 16 aprile 2016 invece aveva festeggiato il centravanti argentino che aveva preceduto Lautaro, Mauro Icardi, con un gran controllo-tiro a centro area su invito di Medel.
Sei anni prima aveva esultato un altro centravanti argentino, l’uomo del Triplete, Diego Milito, azionato da un devastante Maicon. Il Principe dava il via così a una delle prime vittorie di una stagione leggendaria per l’Inter. Da un Diego argentino al Diego argentino: Maradona, nella sua seconda stagione napoletana, aveva un saggio della sua classe a San Siro: cross di Giordano, stop di petto e incrocio a battere Zenga: 10 novembre 1985, esattamente 39 anni prima della prossima sfida.
Più recenti i gol di Ezequiel Lavezzi, due a San Siro, ma mai utili per fare punti: con la maglia rossa il Pocho avevaregala alla Serie A una vera perla, con l’assist di tacco di Zalayeta per saltare tutti e battere Julio Cesar.
Ma il miglior marcatore della storia del Napoli è un altro, Dries Mertens, capace di segnare un super gol al Meazza quando però la sconfitta dei suoi non era più evitabile.
Un gollonzo invece quello di Edinson Cavani, nel 2021 il Matador la butta dentro dopo una serie di carambole.
Inter-Napoli ha visto tra i suoi protagonisti anche i tedeschi nerazzurri. Karl-Heinz Rummenigge, nel 1984, si esalta contro il Napoli di Maradona. Meno di cinque anni dopo, il 28 maggio 1989, Lothar Matthaus firma su punizione lo scudetto nerazzurro numero tredici. Tra l'altro quello stesso giorno il Napoli era passato in vantaggio e stava per rovinare la festa a San Siro, con una perla di Careca, centravanti brasiliano capace di cose impossibili.
E a proposito di brasiliani capaci di cose impossibili, anche il fenomeno Ronaldo ha lasciato la sua firma in un Inter-Napoli, ma soltanto su calcio di rigore. Quello stesso giorno (il 28 febbraio 1998) il vero fenomeno è un altro, il cileno Ivan Zamorano, a segno con uno splendido colpo di tacco.