La Serie A non regala grandi emozioni soltanto in vetta, ma anche nella lotta per la salvezza dove ben otto squadre si trovano divise in soli quattro punti. Se si esclude la Roma, dodicesima con tredici punti e alla caccia di una svolta dopo l'esonero di Ivan Juric, tutte le altre puntano a quella vittoria che possa allontanare la zona rossa della retrocessione. Venezia e Monza, relegate all'ultima posizione con soli otto punti raccolti in dodici giornate, si trovano soltanto a due lunghezze dal quartultimo posto occupato dal Genoa e a quattro dal Parma tredicesimo.
Insomma, basta un passo falso per trovarsi in fondo alla classifica, come dimostrato proprio dai lagunari che, nonostante il calcio propositivo messo in campo da Eusebio Di Francesco, hanno incassato due zeri nelle ultime due sfide con Inter e Parma. Una situazione che potrebbe ribaltarsi al rientro in campo a fine novembre quando il Venezia si troverà ad affrontare lo scontro diretto casalingo contro il Lecce, deciso a cambiare rotta dopo l'esonero di Luca Gotti.
Lo stesso discorso vale anche per il Monza che appare però inghiottito da una crisi di risultati senza fine. L'ultimo punto conquistato risale addirittura al 27 ottobre, 2-2 proprio contro il Venezia, con la squadra di Alessandro Nesta in grado di recuperare per due volte i neroverdi di Di Francesco. Da quel momento zero gol messi a referto, ma soprattutto tre sconfitte che stanno trasformando in realtà l'incubo della prima retrocessione della storia dei brianzoli. La formazione biancorossa appare spesso troppo legata al talento di Daniel Maldini, apparso spento contro la Lazio, tuttavia dietro questo momento no c'è anche un calendario tutt'altro che favorevole che ha contrapposto il Monza ad Atalanta, Milan e Lazio. La sfida al rientro con il Torino potrebbe già dirci quale sarà la stagione dei brianzoli.
Appena sopra rimane invece il Lecce che, nonostante gli acquisti estivi, sta pagando un'involuzione rispetto allo scorso anno. La dimostrazione è il pareggio per 1-1 con l'Empoli nel quale i salentini hanno creato moltissimo strappando però il punto a tempo scaduto. Una situazione che ha fatto perdere la pazienza al presidente Saverio Sticchi Damiani, deciso a esonerare Luca Gotti e puntare a un cambio di passo dopo la sosta. Lo scontro con il Venezia potrebbe da una parte consentire ai pugliesi di respirare, tuttavia se dovesse arrivare un passo falso, la salvezza potrebbe presto allontanarsi.
Chi ha ritrovato finalmente la soglia di galleggiamento sono Cagliari e Genoa, appaiati in quartultima posizione a dieci punti. Due situazioni simili per certi versi con i sardi che hanno messo in difficoltà il Milan fermandolo sul 3-3 grazie a una doppietta di Gabriele Zappa, mentre i liguri hanno ripreso il Como al 92' con un gol di Alessandro Vogliacco. L'andamento di entrambe è altalenante, ma forti rispettivamente delle guide tecniche di Davide Nicola e Alberto Gilardino, il colpo a sorpresa non è mai da escludere. Anche in questo caso il rientro dalla sosta diverrà un crocevia fondamentale visto a Genova andrà in scena uno scontro diretto che potrebbe sbrogliare la situazione per una delle due oppure, in caso di pareggio e risultati favorevoli per le avversarie, portare entrambe in zona retrocessione.
Insieme a loro a quota dieci c'è il Como, preceduto di due lunghezze dall'Hellas Verona. La squadra di Cesc Fabregas ha faticato a trovare la quadra nelle prime cinque giornate, tuttavia con il passare del tempo la situazione si è raddrizzata. Come per il Monza, i lariani si appoggiano particolarmente sul talento di Nico Paz, ma la sfida con il Genoa ha messo in luce come i bianco-azzurri possono puntare anche più in alto. Lo stesso vale per il Verona che finora si è presa lo scettro di "ammaza grandi" grazie alle vittorie su Napoli e Roma. L'undici di Paolo Zanetti è una mina vagante che può sfoderare prestazioni di grande livello a tonfi clamorosi. La mancanza di solidità difensiva pesa sull'andamento dei veneti che possono però contare su un attacco guidato dal danese Casper Tengstedt. Sia il Como che il Verona sono ora chiamate a due sfide proibitive contro Fiorentina e Inter, ma nulla è impossibile.
Chi invece è invischiato in questa lotta, ma non sembra rischiare troppo è il Parma di Fabio Pecchia, fermo sì a quota dodici, ma apparentemente più in forma delle dirette avversarie. Gli emiliani possono contare su un gruppo solido, proveniente dall'esperienza in Serie B, ma soprattutto fortificato da alcuni giovani talenti come lo spagnolo Adrien Bernabé. Come per le altre vale anche in questo caso il discorso della fragilità difensiva, tuttavia a pesare sulle sorti del Parma è il calendario che lo vedrà ora affrontare in serie Atalanta, Lazio e Inter. Se dovessero arrivare anche soli tre punti la navigazione verso la salvezza potrebbe dirsi ancora tranquilla, nel caso invece dovessero esserci tre sconfitte diventerà decisivo lo scontro diretto con il Verona alla sedicesima giornata per evitare di esser risucchiati nel vortice retrocessione.