Mentre in Italia il VAR è - di nuovo - al centro dell'attenzione dopo l'attacco frontale al protocollo post Inter-Napoli di Antonio Conte, in Spagna si è scatenato un vero e proprio scandalo dopo la rete annullata a Robert Lewandowski in Real Sociedad-Barcellona, gara finita 1-0 per i baschi. Un caso fatto e finito per via del fuorigioco segnalato all'attaccante polacco che ha portato alla cancellazione della rete ma per un errore evidente dell'utilizzo della tecnologia semiautomatica: la punta della scarpa presa a paragone per la segnalazione dell'offside, infatti, era quella del difensore e non quella di Lewandowski che dunque era regolarmente in gioco.
Gli arbitri di campo inizialmente hanno convalidato la rete, ma il controllo aggiuntivo richiesto dal VAR per valutare la posizione dell'attaccante del Barcellona al millimetro, come ormai consuetudine, dopo diversi minuti ha portato alla segnalazione del fuorigioco e alla cancellazione del vantaggio blaugrana al 13'. La punta del piede era in posizione avanzata rispetto alla linea difensiva, con un solo problema: il piede preso in esame non era quello di Lewandowski bensì del suo marcatore diretto.
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LA POSIZIONE UFFICIALE DEGLI ARBITRI
Un vero e proprio caso non destinato a sgonfiarsi velocemente anche perché dal punto di vista arbitrale non è arrivata un'ammissione di colpa, bensì un rilancio. Il Comitato Tecnico Arbitrale, infatti, ha spiegato che il frame oggetto della discordia mostrato in rete sarebbe stato quello sbagliato mentre nella sala VAR gli addetti avrebbe valutato un'immagine fermata nel punto esatto per definire la posizione irregolare, che sarebbe dunque confermata.
"La tecnologia è composta da 29 punti che tracciano ogni giocatore e uno di questi è la punta delle scarpe degli stessi. Si ci fosse stata confusione con la scarpa di un difensore della Real Sociedad il sistema avrebbe restituito un messaggio di errore, che non c'è stato. Per questo l'azione è stata correttamente revisionata" ha concluso nel comunicato il CTA spagnolo.