GRANDI MANOVRE

Questione di... fondo: Qatar in soccorso del progetto Audi?

 

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© Getty Images

Manca ancora più di un'intera stagione al debutto Audi in Formula Uno ma il programma che vede l'ex ferrarista Mattia Binotto al vertice della sua operatività sta poer affrontare un passaggio preliminare a breve termine "secondario" ma dai probabili importanti sviluppi nel medio e nel lungo termine. È dato da molte fonti per imminente l'ingresso nel progetto (con una quota di minoranza) del fondo sovrano del Qatar, Paese nel quale è in programma nel weekend a cavallo tra novembre e dicembre il penultimo Gran Premio di questa stagione. Logico che entrambe le parti sarebbero motivate a stringere il patto in quei giorni. La ratio della manovra risiede chiaramente nella pesante crisi economica che ha colpito nell'ultimo anno il gruppo Volkswagen. Il team che ha messo sotto contratto fin dalla corsa primavera il tedesco Nico Hulkenberg e la scorsa settimana l'emergente brasiliano (paulista) Gabriel Bortoleto - attuale leader della Formlula 2 - è quindi già alle prese con una riorganizzazione piuttosto complessa e delicata, che potrebbe riguardare (a livello di coinvolgimento del fondo qatariota) anche il proprio reparto motori.

Non si tratta peraltro di una novità assoluta. L'ingresso in forze dei capitali arabi è prassi diffusa in Formula 1,basti pensare ai precedenti di McLaren e Renault. Per non dire del calcio ai massimi livelli, anzi planetari: in termini di presenza nei consigli di amministrazione di alcune tra le più ricche (appunto) società ma anche di grandi eventi: l'ultima Coppa del Mondo si è svolta (rompendo ogni tradizione) nel mese di dicembre di due anni fa proprio in Qatar.

In "fondo", nulla di nuovo anche dal punto di vista della storia: con i suoi "petroldollari, un ramo della famiglia reale saudita aveva permesso nell'ormai lontanissimo 1978 alla Williams di fare il salto di qualità. sfidando l'anno dopo la Ferrari e vincendo il titolo piloti nel 1989 con Alan Jones. Corsi e ricorsi del motorport, la stessa scuderia fondata da sir Frank è stata salvata ed è oggi di proprietà di un altro fondo di investimenti, però americano (Dorilton).

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