Destini incrociati, punti di vista oppure ancora - e semplicemente - opportunità da cogliere al volo. La corsa al titolo non riguarda più Enea Bastianini e Marc Marquez... o forse sì . In ogni caso nel weekend a Barcellona (al netto del pronostico nettamente sbilanciato a favore di Jorge Martin) l'attuale compagno di squadra di Francesco Bagnaia e il prossimo hanno la possibilità di influenzare l'esito della sfida pur facendo la loro gara e inseguendo il loro obiettivo primario. Effetti collaterali sulla volata-titolo in vista? Tanto per il pilota romagnolo in uscita da Ducati con destinazione KTM quanto per l'otto volte iridato si preannuncia carico di significati, per certi aspetti... delicato, comunque decisivo. Già perché Enea e Marc si giocano al Circuit de Catalunya il terzo gradino del podio finale, divisi come sono da un solo punto in classifica, dopo il colpo di coda dell'italiano che - in Thailandia prima e poi in Malesia - è riuscito a rifarsi sotto allo spagnolo che - dopo una lotta serrata nel corso della stagione - aveva allungato con un bottino quasi doppio sul rivale al termine del weekend del Gran Premio d'Australia.
Nel precedente catalano più recente (il GP dell'ultimo weekend di maggio), nessuno dei due era riuscito a brillare in qualifica: Marquez non aveva superato il taglio del Q1, Bastianini aveva messo a segno un deludente undicesimo tempo nella caccia alla pole position. Nettamente a favore del Cannibale invece il bilancio in gara: secondo gradino del podio nella Sprint Race alla spalle di Aleix Espargarò (e grazie alla caduta del leader Bagnaia all'ultimo giro) con Bastianini "solo" quinto, terzo gradino nel GP domenicale alle spalle dei due dominatori della stagione Bagnaia e Martin (Bastianini solo 18esimo).
Sono passati sei mesi e c'è ragionevolmente da aspettarsi che Barcellona-bis sia tutta un'altra storia, sia in termini di performance che di atteggiamento. Per quanto riguarda il primo aspetto, è la classifica che parla e che racconta di un sostanziale equilibrio di partenza. Bastianini e Marquez si giocano ad armi pari il terzo posto finale. A livello di forma mentale al via del weekend (e poi delle gare), le sfumature sono ben più che accennate.
Per Bastianini (quest'anno vincitore a Silverstone e Misano 2), l'ultimo fine settimana in sella alla moto migliore del Mondiale rappresenta un'imperdibile occasione di riscatto e di... rivincita, fermo restando che ognuno è padrone del proprio destino e che il suo in sella alla Desmosedici factory ha iniziato a girare male con una prima stagione (il 2022) condizionata dagli incidenti, dalle gare saltate, dal recupero fisico. Ad Enea le occasioni di inseguire il podio non mancheranno nemmeno l'anno prossimo, in sella alla KTM Tech3 e al fianco di Maverick Vinales. Si tratta però ugualmente di un mezzo passo indietro, rispetto all'attuale condizione di pilota ufficiale.
Dal punto di vista di Marquez (Aragon, Misano 1 e Philip Island le perle del suo straordinario finale d'estate-inizio autunno), l'ultimo weekend dell'anno mette... in palio due distinte modalità di affrontare l'inizio della sua nuova avventura 2025 nel team Ducati Lenovo e la coabitazione (per sue natura già delicata) con Bagnaia. Se quest'ultimo avrà la peggio nella sfida finale con Martin, Marquez potrà far pesare tutti i suoi otto titoli al via del confronto con un pilota reduce da un Mondiale pero all'ultima gara. Se Pecco invece avrà ribaltato il pronostico iniziale di Barcellona mettendo a segno un clamoroso tris iridato consecutivo, beh... questa tripletta farebbe in buona sostanza pari (perché molto più attuale) con i sei dello spagnolo nella premier class, l'ultimo dei quali però risalente al 2019. Stiamo sempre parlando di sfumature (e lo abbiamo precisato più vote nelle righe precedenti) ma il GP che chiude il Mondiale rappresenta l'ultima occasione di regolare i conti e metteer le mani avanti, e questo non vale solo per la corsa al titolo.