"Mi fermo per prendermi cura della mia salute mentale". L'annuncio a sorpresa della 26enne stella del calcio femminile australiano, Cortnee Vine, riaccende i riflettori sul rapporto tra sport di alto livello e stress. Come i casi piu' eclatanti di Simone Biles o Naomi Osaka; quello della calciatrice rivelazione dell'ultimo Mondiale (dove divenne famosa tra i tifosi di casa per aver realizzato il rigore della vittoria sulla Francia che valse la qualificazione alle semifinali) è determinato dal peso della fama. Dopo l'exploit personale, Vine ha firmato un contratto con la squadra americana dei North Carolina Courage e ha partecipato alle Olimpiadi di Parigi 2024 con la sua nazionale. "Sono certa che molte persone capiranno che la mia vita è cambiata radicalmente negli ultimi due anni - ha spiegato in una nota la giocatrice, la cui assenza dalla sua nuova squadra era stata notata negli ultimi tempi - A causa di questi nuove, travolgenti esperienze, mi sono resa conto che gestire e dare priorità alla mia salute mentale è diventato qualcosa su cui ho dovuto lavorare molto duramente". "Come tutte le persone che hanno a che fare con problemi di salute mentale, ho i miei giorni buoni e i miei giorni brutti, ma ogni giorno è una lezione per imparare a trovare il giusto equilibrio - ha concluso Vine - Per ora, devo concentrarmi sul mio benessere, ed e' per questo che mi prendo una pausa per un po'". La reazione delle 'Matildas', come vengono chiamate le calciatrici della nazionale australiana, non si e' fatta attendere. "Sempre al tuo fianco, Cortnee", il messaggio sui social.