Jannik Sinner ci riprova alle Atp Finals. Dopo la beffa dell'anno scorso contro Nole Djokovic, davanti al suo pubblico l'altoatesino questa volta se la vedrà con Taylor Friz nell'ultimo atto del torneo dei Maestri. Un remake della finale degli Us Open 2024 che da una parte lascia ben sperare i tifosi dell'allievo di Vagnozzi e Cahill e dall'altra nasconde anche qualche insidia.
Al netto della condizione stratosferica di Jannik, testimoniata dagli zero set concessi finora alle Finals e dalla facilità con cui si è sbarazzato di Ruud in un'oretta di gioco, lo statunitense è infatti un avversario da prendere con le pinze. Soprattutto se serve bene e tiene botta sul piano fisico. La vittoria in semifinale contro Zverev, del resto, conferma la pericolosità e la crescita dello statunitense, a caccia di un grande risultato a Torino e anche di "vendetta" dopo la delusione di Flushing Meadows proprio contro Sinner.
Obiettivo non semplice da centrare visto il rendimento dell'azzurro sul sintetico indoor dell'Inalpi Arena in questi giorni. Uno show implacabile che finora ha mostrato pochissime crepe nella corazza dell'altoatesino e che costringerà Taylor a fare un'impresa per riportare un americano a vincere le Finals 25 anni dopo Pete Sampras.
In questa settimana, del resto, il numero uno del ranking non solo ha asfaltato chiunque abbia trovato sulla sua strada, ma l'ha fatto con autorevolezza, personalità e tenendo sempre un ritmo praticamente insostenibile negli scambi per gli avversari. Prove di forza che costringeranno Fritz ad alzare ancora l'asticella del suo tennis per provare a scalfire la potenza e la solidità del gioco di Jannik. Una solidità non solo tecnica, ma anche mentale. A Torino, infatti, Sinner non solo ha mostrato di meritarsi il trono dell'Atp, ma anche di saper gestire perfettamente la tensione e la pressione del suo pubblico. Un pubblico che ora vuole vederlo alzare il primo trofeo in Italia.