La novità non è esattamente una novità, perché la soluzione è già stata provata, con successo, a Madrid. Semmai è il nome del giocatore a stupire un po'. Con la difesa che fa acqua da tutte le parti e l'arrivo della Juventus a Milano, Paulo Fonseca prova a mettere una toppa dove si può e si prepara a rilanciare Loftus-Cheek, uno degli esclusi di lusso del tecnico portoghese. L'idea, che in qualche modo come detto ricalca quella del Bernabeu, è aggiungere un giocatore al centro, portando la mediana a tre e, soprattutto, aggiungendo chili in un reparto fragilino e davanti a un reparto fragilissimo. Quindi, in estrema sintesi, Loftus mezzala destra (dove giocò Musah, ndr), Reijnders mezzo sinistro, Fofana al centro. Sperando che la coperta, almeno questa volta, non sia corta.
La settimana che porterà alla gara da vincere a tutti i costi contro i bianconeri, ultimo passaggio per rimanere agganciato al treno delle prime, parte dunque da questa indicazione. Il trequartista tanto amato da Fonseca non ci sarà e dovrà semmai essere proprio Loftus a provare a inserirsi tra le linee in fase offensiva. Con Pulisic che tornerà sulla sua mattonella a destra - ma con la libertà di accentrarsi alla bisogna - e Leao a surfare, sperano in casa Milan, sulla sinistra. Il centravanti, ovviamente, sarà Morata, che proverà a sfatare il tabù Juve, squadra contro cui non ha mai segnato.
Il resto della formazione dovrebbe essere la solita: Emerson Royal a destra, Theo Hernandez a sinistra e coppia di centrali formata dal redivivo Tomori e dal rientrante, a meno di problemi, Gabbia. In porta un Maignan tornato dalla sfida tra Francia e Italia con sulle spalle la parata salva primo posto su Kean.
Unica possibile variazione a un tema che sembra scritto è l'impiego di Musah, reduce però dal solito viaggio transoceanico causa impegni con la loro nazionale. Il che fa ovviamente pensare che lo statunitense partirà dalla panchina lasciando spazio, come detto, al centrocampista inglese. Quella contro la Juve, inutile dirlo, è la partita della vita e anticipa un'altra importantissima settimana di Champions. Dopo un avvio di stagione un po' così, è l'ora di farsi due conti in tasca. Con una sola certezza: i margini di errore sono finiti.