TENNIS, TORTU ESALTA SINNER: "ANCORA PIÙ BELLO VEDERE AMICO DOMINARE COSÌ"

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"E' una grande soddisfazione per tutti gli italiani vedere un nostro connazionale dominare il tennis mondiale, ma per quanto mi riguarda è ancora più bello avere visto un amico raggiungere un obiettivo come questo". Così a LaPresse Filippo Tortu, oro olimpico nella staffetta 4x100 ai Giochi di Tokyo, nel commentare il successo di Jannik Sinner agli Atp Finals, la cui popolarità sta andando oltre i confini del tennis. "Ci sono delle volte che quando si ottengono ottimi risultati logicamente si esce da quella che è la prestazione sportiva e si raggiungono tante persone e tanti mondi e aspetti. Ma la cosa che lega tutti noi sportivi è che questa cosa ci interessa relativamente. A noi interessa andare bene, andare forte e ottenere risultati. Che poi questa cosa venga apprezzata e riconosciuta da tante persone ci fa piacere ma è marginale", ha aggiunto. "Le persone credo che abbiano il seguito che sono in grado di attirare: Se Jannik ottiene risultati è una buona cosa, spinge sempre più persone a fare sport, Tutta questa attenzione può solo fare del bene". Tortu una settimana fa ha fatto visita a Sinner e si è fatto autografare il capellino dal numero uno del tennis: "Una sua qualità che vorrei avere? Ognuno è fatto come è fatto, lui è riuscito a crescere e ad essere bravo nei momenti decisivi. La costanza è una dote che per lui sportivo è fondamentale. La cosa che mi è piaciuta e non è scontata è che rispetto a quando l'ho conosciuto tanti anni fa, è sempre rimasto uguale, non è cambiato. È un ragazzo alla mano ed umile, tutte cose positive che sono poi quelle che mi interessano. La cosa importante è che sia una brava persona e penso che Jannik sia un buon esempio. L'importante nella vita non credo si possa racchiudere ad una pista di atletica o un campo da tennis ma vada un po' oltre". Anche Tortu sottolinea quanto sia importante il concetto di 'libertà' che viene dato dai genitori ai figli nel percorso sportivo formativo: "Anche i genitori andrebbero aiutati, ho sempre avuto anche io una famiglia che mi ha sempre sostenuto e appoggiato senza mai mettermi nessun tipo di pressione, è stato bravo mio padre che è anche il mio allenatore ad accompagnarmi piuttosto che a spingermi. L'altro giorno mi è stato chiesto da una mamma come può reagire suo figlio di 8 anni a una sconfitta. Ma a quell'età non esiste la sconfitta, basta divertirsi e fare quello che ti piace. I genitori dovrebbero essere in grado di trasmettere questo ai propri figli". Sinner scelse il tennis rispetto allo sci per avere la possibilità di rimediare ad un errore durante una sfida sportiva: "A me piace la pressione, andare in pista sapendo di non poter sbagliare.

Poi capita di farlo e soffri parecchio ma non avere una seconda possibilità mi piace. Che consigli darei a Sinner? L'unico consiglio che gli posso dare è un buon ristorante dove andare a mangiare a Milano. Me lo ha chiesto l'ultima volta che ci siamo visti".