LE CONFESSIONI

Guarin, confessioni shock: "Bevevo fino a 70 birre a notte, mi sono gettato dal 17esimo piano"

L'ex Inter parla del suo alcolismo: "Bevevo ovunque, ho fallito in tutto"

© Getty Images

Una lunga confessione che scava in alcuni dei momenti più bui della sua vita. Fredy Guarin, ai microfoni di Caracol Television, ha parlato a lungo dei suoi problemi di alcolismo: "Ho iniziato a guadagnarmi un nome in Italia e già lì iniziò una questione diversa fuori dal campo - le parole dell'ex Inter, ritiratosi nel 2021 -. Inizialmente gestivo la cosa molto bene: mi ubriacavo due giorni prima della partita, poi scendevo in campo, segnavo uno o due gol, la squadra vinceva. Credo sia nato tutto da una mancanza di coscienza".

"Bevevo a casa, in discoteca, al ristorante - ha proseguito nel suo racconto -. Avevo già la mia famiglia e quella cosa era una merda perché sapevo che stavo sbagliando, sia nel lavoro che nelle responsabilità familiari. Ho fallito in tutti gli obiettivi, calcistici e personali. Ero completamente preso dall'alcol, mi vennero a dire tramite il mio agente che non potevo più stare a Milano: 'Dovete portarlo via da qui, adesso'".

Poi il trasferimento in Cina nel 2016: "Dal primo giorno in cui sono arrivato sono diventato un alcolizzato. Mi alzavo per andare ad allenarmi e dopo l'allenamento bevevo alcol. Mi riposavo un po’, mi allenavo e bevevo alcolici. È stato così ogni giorno".

Guarin ha spiegato di aver toccato il fondo nella stagione 2019/20, quando era in Brasile al Vasco da Gama: "I primi sei mesi mi hanno fatto sentire l'uomo più felice del mondo. Poi è arrivato il Covid, la separazione con mia moglie... Bevevo 50, 60 o 70 birre in una notte. È arrivata la pandemia, non c'erano allenamenti, non c'era gruppo, non c'era calcio. Andavo nelle favelas, lì in Brasile, andavo con qualunque ragazza senza protezione, mi abbandonavo completamente. Andavo a cercare il pericolo, l'adrenalina, volevo vedere le armi, il movimento, non mi preoccupavo di nulla. Sono stati momenti duri, sono stato 10 giorni completamente ubriaco, mi sono addormentato per la stanchezza e mi sono svegliato con una birra al mio fianco".

In quelle circostanze, anche un tentativo di suicidio di cui però ricorda poco: "Abitavo al 17esimo piano e mi sono staccato dalla vita, da tutto, la mia reazione è stata quella di gettarmi dal balcone. Però c'era una rete, ho saltato e mi ha rimandato indietro, ovviamente non me ne sono accorto. Non capivo quello che stavo facendo, non so cosa sia successo. Sono arrivato al punto in cui non mi importava più nulla, pur di potermi fare del male. La mia testimonianza è un disegno che Dio sta mettendo in noi, che so raggiungerà molti angoli del mondo, toccherà molti cuori e salverà sicuramente vite umane".

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