A margine del Gran Galà del Calcio Italiano a Latina, Claudio Lotito ha parlato del grande momento che sta attraversando la Lazio, di mister Baroni e della Var. "Speriamo di continuare il percorso con questo clima favorevole, mantenendo quell'atteggiamento umile e quello spirito di gruppo che possono farci raggiungere l'obiettivo e dare grande soddisfazione ai nostri tifosi - ha detto il presidente biancoceleste -. Parlare di scudetto ora mi sembra fuori luogo, siamo all'inizio". "Sono convinto che con questo atteggiamento potremmo creare soddisfazione e far tornare la Lazio un club di riferimento - ha aggiunto -. Già oggi la Lazio non è più un punto di partenza, ma un punto di arrivo".
Poi qualche considerazione sul tecnico Baroni. "L'ho preso sapendo che persona è e cosa può dare - ha precisato Lotito -. Ritengo ci siano margini di miglioramento, ma dobbiamo mantenere equilibrio e la voglia di divertirsi e di far divertire i tifosi". "Il rinnovo? Con lui c'è un rapporto familiare, i meriti non saranno mai disattesi", ha aggiunto.
Mentre sulla questione Flaminio il numero uno laziale ha poi sottolineato che "non c'è nessuna scadenza". "Entro fine mese presenteremo un progetto, siamo nei tempi. La forbice temporale è tra il 30 novembre e il 5 dicembre - ha spiegato -. Peraltro il sindaco e l'amministrazione comunale hanno percepito la bontà della nostra azione in termini di serietà e di qualità. Vedrete che sarà uno stadio che avrà un valore architettonico e organizzativo, ci saranno cose lotitiane".
Infine una battuta sulla Var, una "struttura di ausilio agli arbitri, non in sostituzione". "Si tratta adesso di capire quali sono le necessità tecniche di utilizzo dello strumento per rendere ancora più credibile le istituzione - ha concluso -. Var a chiamata? Porterebbe a spezzettare la partita rendendola meno appetibile e avvincente".