Nella notte italiana, i Cleveland Cavaliers sono tornati subito al successo dopo il k.o. contro Boston e lo hanno fatto superando 128-100 New Orleans. Milwaukee ha invece battuto 122-106 Chicago, mentre Golden State si è imposta 120-97 su Atlanta. Altra sconfitta per Philadelphia, battuta 117-111 da Memphis. Sorridono OKC (109-99 su Portland), Houston (130-113 su Indiana), i Clippers (104-93 su Orlando) e soprattutto i Knicks (138-122 sui Suns).
NEW ORLEANS PELICANS-CLEVELAND CAVALIERS 100-128
Incassata la prima sconfitta stagione per mano di Boston, Cleveland si rialza subito contro New Orleans, mantenendo così inespugnato il Rocket Mortgage FieldHouse. I Cavs vincono infatti 128-100, dominando un match che vede Ty Jerome siglare il suo nuovo career-high: per lui 29 punti, si cui 27 tutti nel primo tempo. All’intervallo lungo Cleveland è infatti sul +14, ma è nel terzo quarto che la franchigia dell’Ohio scava il gap che chiude di fatto la partita: Mitchell e compagni scappano sul +32 e poi amministrano fino alla fine. Senza l’infortunato Garland, i Cavaliers si confermano la prima della classe a Est, con un record di 16 gare vinte e 1 persa. Posizione opposta per i Pelicans che, con Zion Williamson ancora ai box, restano penultimi a Ovest con 4 vinte e 12 perse.
CHICAGO BULLS-MILWAUKEE BUCKS 106-122
Protagonisti entrambi di un avvio di stagione deludente, Chicago e Milwaukee danno vita a una sfida a inseguimento al Fiserv Forum. I Bucks provano a forzare la gara già a cavallo tra il primo e il secondo quarto, siglando un parziale di 16-0 che li porta ad allungare sul +18. Trascinati da LaVine, i Bulls trovano però la forza per rientrare e portarsi fino sul -1 nel terzo quarto. La partita si risolve quindi nell’ultima frazione, dove a trovare la fuga decisiva è ancora una volta Milwaukee: i Bucks vincono 122-106, grazie anche a un Antetokounmpo da 41 punti, 9 rimbalzi e 8 assist e a un Lillard in doppia doppia (20 punti e 10 assist). Milwaukee sale così al nono posto a Est, con un record di 6-9. Chicago scivola invece all’undicesimo, con 6 vittorie e 10 sconfitte.
PHILADELPHIA 76ERS-MEMPHIS GRIZZLIES 111-117
Di nuovo senza Ja Morant, Memphis riesce comunque ad avere la meglio 117-111 di Philadelphia, che si conferma invece la grandissima delusione di questo inizio di regular season. Al FedEx Forum il quarto d’apertura si chiude in parità, con Memphis che riesce poi a prendersi un vantaggio di dieci punti prima dell’intervallo lungo. I Grizzlies toccano il record di triple stagionali (19) e scappano via a metà dell’ultimo quarto, riuscendo poi a contenere il rientro dei 76ers nel finale. Bane mette a referto una gara da 21 punti e 10 rimbalzi, mentre a Philadelphia non basta un Embiid da 35 punti e 11 rimbalzi, con Maxey ancora a marce ridotte al rientro dall’ultimo infortunio. A preoccupare sono però le condizioni di Paul George, infortunatosi al ginocchio nel corso della gara. Memphis ora è ottava a Ovest, a fronte di 9 vittorie e 7 sconfitte. I 76ers sprofondano invece in ultima posizione nella Eastern Conference, dove fin qui hanno collezionato solo 2 successi e ben 12 cadute.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 99-109
Oklahoma mette fine alla striscia di tre vittorie consecutive di Portland, imponendosi per 109-99 al Paycom Center. A trascinare OKC è soprattutto Williams (30 punti, 7 rimbalzi e 8 assist), in una partita vissuta sul filo dell’equilibrio nei primi tre quarti. A una frazione dal termine, Oklahoma si trova solo sul +1 ed è quindi costretta a centrare la fuga decisiva nel quarto quarto per risolvere la disputa a proprio favore. La squadra di coach Daigneault si costruisce un gap di 10 punti e poi lo difende, grazie anche a un Hartenstein subito in doppia doppia al debutto stagionale (13 punti e 14 rimbalzi). OKC resta così al secondo posto a Ovest, grazie a 12 vinte e 4 perse, mentre Portland rimane tredicesima, con un record negativo di 6-9.
INDIANA PACERS-HOUSTON ROCKETS 113-130
Sale a sei la striscia di vittorie consecutive di Houston tra le mura casalinghe del Toyota Center, dove i Rockets battono 130-113 Indiana. L’allungo decisivo i texani lo mettono a segno nel terzo quarto, chiuso con un +21 di vantaggio. Haliburton segna solamente 4 punti in 30 minuti e i Pacers si sciolgono, mentre un Sengun da 31 punti e 12 rimbalzi trascina Houston all’ennesimo successo. Il turco tocca il suo massimo stagionale in fase realizzativa e permette ai Rockets di confermarsi al quarto posto a Ovest, con un record di 11 vittorie e 5 sconfitte. Indiana si deve invece accontentare per il momento della decima piazza a Est, per via delle 6 vinte e delle 9 perse fin qui in stagione.
ATLANTA HAWKS-GOLDEN STATE WARRIORS 97-120
Golden State ribadisce il proprio ruolo di franchigia con il miglior record nella Western Conference, superando 120-97 Atlanta al Chase Center. I Warriors prendono il largo già al termine del quarto d’apertura e poi allungano sul +25 all’intervallo. L’esito dell’incontro non è praticamente mai in discussione, con i californiani che devono solo amministrare il vantaggio nel secondo tempo. Curry mette a segno 23 punti e 8 assist, mentre Jackson-Davis si rende protagonista di una doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi. Dall’altra parte non basta un Trae Young autore di 12 punti e 11 assist, con gli Hawks che alimentano così la loro striscia negativa in casa di Golden State: Atlanta non vince infatti sul parquet degli Warriors da marzo 2021. Grazie a questo successo, Curry e compagni si confermano la capolista della Western Conference con un record di 11-3. Gli Hawks scendono invece al settimo posto a Est, con 7 vinte e 9 perse.
NEW YORK KNICKS-PHOENIX SUNS 138-122
Reduce da tre successi di fila, New York infligge la quinta sconfitta consecutiva a Phoenix, protagonista di un momento davvero negativo. Costretti a rinunciare ancora a Kevin Durant, i Suns cadono 138-122 al Footprint Center, dove i Knicks mostrano i muscoli fin da subito. New York passa infatti in vantaggio sul 6-3 e ci resta poi fino alla fine. I ragazzi di Thibodeau mantengono un gap in doppia cifra per tutto il match, non concedendo mai ai Suns il minimo spiraglio per pensare a una rimonta. Towns chiude con 34 punti e 10 rimbalzi, mentre Brunson con 36 punti e 10 assist. Il solo Booker (33 punti) non può nulla contro un quintetto di partenza dei Knicks che vede ogni suo interprete superare la doppia cifra di punti a fine match. New York resta così al quarto posto a Est, con un record di 9-6. Phoenix rimane invece al sesto posto a Ovest con 9 vinte e 7 perse.
ORLANDO MAGIC-LOS ANGELES CLIPPERS 93-104
Si interrompe dopo sei vittorie consecutive il momento magico di Orlando: i Magic cadono infatti a sorpresa 104-93 in casa dei Clippers. A trascinare i los angelini nel nuovo sfavillante Intuit Dome ci pensano Harden (24 punti) e Zubac (17 punti e 12 rimbalzi), in attesa del ritorno in campo di Kawhi Leonard. Il primo tempo è molto equilibrato, con i Clippers autori quindi dello strappo decisivo nel terzo quarto: è lì che Los Angeles tocca la doppia cifra di vantaggio e poi la mantiene fino alla sirena. Costretta a rinunciare all’infortunato Banchero, Orlando si scioglie nei momenti decisivi del secondo tempo, in una serata in cui Franz Wagner si ferma a 14 punti segnati. Meglio di lui fanno Black (17 punti) e Suggs (16), ma non basta ai Magic, che non riescono a contenere l’attacco avversario. I Clippers si portano così all’ottavo posto a Ovest, con 9 vinte e 7 perse. Stesso record per Orlando, al quarto posto a Est.