Con la sosta di LBA Serie A per la finestra dedicata alle Nazionali, in casa UNAHOTELS Reggio Emilia è l'occasione di tirare una riga e fare il punto. Intervistato da SportMediaset, Matteo Chillo ha così parlato: "Penso che dicembre sia un crocevia molto importante, avremo tante gare difficili e in trasferta. Dobbiamo continuare sicuramente a giocare partita per partita, sapendo che passeremo da un periodo veramente molto difficile. Ci siamo arrivati nel modo migliore, o comunque con un buon record e una buona dose di fiducia. Sono sempre dell'idea di guardare avanti, cercare di fare il meglio possibile".
Insieme a Vitali, Grant e Uglietti formi un importante nucleo di italiani: cosa avete cercato di trasmettere ai nuovi arrivati?
"Un po' la filosofia e il modo di giocare del coach, cercando di farli entrare nell'ottica del gioco e della vita esterna. Siamo disponibili per qualsiasi cosa, qualsiasi domanda. Ce l’ha chiesto anche il coach a inizio anno, abbiamo cercato di integrare gli americani al meglio".
Che obiettivi personali e di squadra ti poni per quest’anno?
"Il fatto di giocare la Champions League penso che sia stimolante per tutti quanti. A me piace molto, nonostante abbia già giocato delle coppe. In ogni cosa che faccio cerco sempre un miglioramento, che sia in campo, fuori, con i nuovi compagni. Cerco un miglioramento personale, almeno questo è uno dei miei target nella vita".
Che impressione ti sta facendo Momo Faye?
"Lo sto conoscendo sempre meglio come persona e penso si meriti tutto. Ci mette grande impegno tutti i giorni. Una cosa diversa da altri ragazzi con cui ho giocato è il fatto che ascolti veramente tanto. Percepisci quando gli parli che è una persona che ascolta. La sua crescita è sì merito del fisico, ma tanto merito anche alla persona. Secondo me soprattutto alla persona. Vediamo tanti giocatori che hanno un grande fisico, ma poi non fanno questi miglioramenti netti".
Visto che lo puoi osservare ogni giorno in allenamento, qual è il segreto di Jamar Smith che a 37 anni spesso porta a scuola avversari molto più giovani?
"Jamar è un esempio, professionista al 100%, una grande persona, un leader. In campo, quando la palla scotta, sappiamo a chi va. Cerca veramente di coinvolgere tutti quanti, tutti i giorni, e lui è veramente una persona che sto cercando di seguire. Ho una stima infinita nei suoi confronti".